Nella natura e con la natura, una nuova idea di scuola all’insegna della sostenibilità

A SCUOLA DI SOSTENIBILITÀ NELLA NATURA E CON LA NATURA

Il progetto pensato per i più piccoli che offre opportunità formative anche agli adulti, per il bene di tutti.

Ecco un bel progetto di comunità che coinvolge le scuole dell’infanzia e i genitori dell’Istituto Comprensivo 3 di Rovigo, realizzato grazie alla Fondazione Banca del Monte di Rovigo nell’ambito del Bando Aperto Scuola 2021-2022. Il percorso, iniziato a settembre 2021, vuole approfondire il legame dei bambini con la natura, attraverso attività didattiche realizzare nel Bosco Parco Curiel, nel Bosco Valdentro e negli spazi verdi della pista ciclabile Baden Powell, tutti in città. In continuità con precedenti attività, sempre realizzate con il sostegno della Fondazione, <<il progetto “A scuola di sostenibilità nella natura e con la natura” risponde ai requisiti del Bando specifico riservato al mondo della scuola che, in questo caso, coniuga il percorso di crescita dei bambini con l’attenzione all’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva, con il valore aggiunto del coinvolgimento dei genitori e di diversi enti>> spiega il presidente della Fondazione Giorgio Lazzarini.

Lo spirito che anima il progetto è quello della cura, come pratica educativa che riguarda tutti e che s’impara ogni giorno fin da piccoli. L’idea guida è che la cura che ognuno dà ad ogni singolo spazio, al tempo, alle persone che “abitano” la scuola e la città, sia la misura della nostra civiltà. Una cultura che ci condurrebbe ad adottare un vero e proprio “progetto per tutti”, pensato a lungo termine, che oltrepassa il quotidiano e si trasforma in un ideale, in atteggiamenti e azioni politiche, nel senso più nobile del termine.

<<La nostra e altrui cura, ha un valore formativo e riguarda la felicità. Curare le relazioni con i bambini, con le famiglie e con le persone che sono a scuola, riporre attenzione verso spazi che allestiamo è una capacità che rispecchia la cura che abbiamo verso noi stessi: il nostro tempo libero, il nostro pensiero, la bellezza e i luoghi in cui abitiamo>> afferma la referente del progetto Antonella Santi. <<Nella cura del tempo è essenziale quella del nostro contatto con la natura, che va riscoperto e coltivato, portando questa esperienza quotidiana di naturalezza nei ritmi di tutti i bambini. Si tratta di una vera e propria alfabetizzazione ecologica, che coinvolge non solo la scuola ma ciascun abitante, perché ogni persona dovrebbe essere consapevole dell’impatto che ogni nostro gesto ha sulla vita del pianeta. La questione della natura riguarda un’ecologia del pensiero, da riprendere in mano con forza, immaginando un diverso paradigma educativo ed esistenziale>> chiarisce la docente.

Nel progetto “A scuola di sostenibilità nella natura e con la natura” i bambini partecipano a passeggiate, esplorazioni, laboratori in aula e all’aperto. Inoltre, nella bella stagione, pranzano in giardino tutti i giorni.

Questo percorso, iniziato quattro anni fa con una formazione degli insegnanti presso il Parco di San Rossore (Pisa) che ospita una scuola nel bosco, coinvolge anche i Nidi comunali. Sono già realizzati due convegni e ci si avvia alla preparazione di un terzo convegno rodigino sulle scuole in natura che si terrà presso la Sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi il 15 ottobre 2022. Grazie alla sinergia tra Istituto Comprensivo 3, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Comune di Rovigo e Centro Internazionale di Ricerca Educativa sul Pensiero, quest’anno si approfondiscono le tematiche inerenti l’Agenda 2030 (ONU) e il Decennio del Mare (UNESCO). Per questo, i bambini di 5-6 anni approfondiranno la cura del dialogo attraverso un percorso di Philosophy for Children incentrato sui problemi della terra e dell’acqua. Questioni molto care al nostro territorio, da sempre immerso in questo speciale ecosistema. Alle famiglie viene proposto un ciclo di incontri sugli stessi temi che sperimentano i bambini. Tra gli scopi fondamentali delle attività proposte vi è quello di individuare quei collegamenti che permettono di costruire una rete di significati tra scuola, bambini e le famiglie. L’emergenza sanitaria ha portato a profonde riflessioni e, tra queste, la dimensione della cura. Curare il fare rete per educare con il Villaggio è un’idea irrinunciabile per imparare ad abbracciare ciò che ci avvicina, piuttosto che ciò che ci allontana. Il progetto quindi intende apportare un importante contributo verso una nuova idea di scuola, che si apra ad agire in contesti diversi, che si esprima come polo educativo diffuso e che recuperi spazi aggiuntivi e momenti educativi anche fuori della tradizionale esperienza scolastica.