PREMIO RAISE 2024

PREMIO RAISE 2024 di Prosa, Poesia, Teatro nei dialetti di Lingua Veneta

XXXI Edizione

Sabato 7 settembre 2024 ore 17.00 Castello di Arquà Polesine

Ingresso libero

Raìse, cioè radici, premia autori di origine veneta che si esprimono in versi e in prosa purché nei dialetti della Lingua veneta. Il Premio Raìse nasce nel 1992 da un’intuizione di un migrante polesano giramondo per professione e poeta cantastorie per diletto: l’ingegnere Giuseppe Schiesaro. 

Programma 

Ore 16.45 – Spettacolo Musici e Sbandieratori di Arquà (Campioni d’Italia Giovanili) nel parco del Castello, con la presenza del gruppo Palio de Arquada con costumi del Trecento.

Ore 17.00 – Cerimonia di Premiazione nel Parco del Castello: tre premiati della sezione Poesia, tre premiati per la sezione Prosa, un premiato per la sezione Veneti nel Mondo e uno per la sezione Teatro.

I premi consistono in vetro sculture uniche (lavorazione manuale a spacco con la tecnica della sabbiatura, dipinte a smalti colorati cotti al gran fuoco di 650°) della vetreria d’Arte F.lli Tomanin di San Bellino. Saranno inoltre proclamate tre  segnalzionii nella sezione Poesia, tre nella sezione Prosa e uno nella sezione Veneti nel Mondo e uno nella sezione Teatro. A questi autori verranno consegnati opere quadri del pittore polesano Paolo Zambonin. Inoltre, per le scuole primarie sono previsti premi in buoni acquisto di materiale didattico.

Gli attori del Gruppo Teatrale Proposta Teatro Collettivo di Arquà Polesine daranno voce ai  testi dei vincitori.

La cerimonia sarà allietata da momenti musicali a cura del Conservatorio di Musica “Franceso Venezze” di Rovigo, con Marco Baratella e Monica Paolini.

La Giuria del Premio è composta da: Natalia Gennari Periotto (Presidente), Fulvio Capostagno, Antonio Gardin, Francesco Lanzoni, Gabriella Monesi, Enrico Zerbinati, Alberta Silvestri Manpreso.

Al termine della cerimonia, presso il Centro Etnografico Vittorino Vicentini di Arquà Polesine in via XX Settembre, verrà inaugurata una mostra espositiva dei lavori eseguiti dagli studenti del Liceo Celio Roccati, sezione Artistica, per il premio Raìse 2024. La  mostra rimarrà aperta al pubblico per diversi giorni.

Hanno collaborato, e saranno presenti alla cerimonia di premiazione del premio Raìse, il liceo Scientifico Paleocapa, il liceo Celio indirizzo classico, il liceo Celio indirizzo artistico, l’istituto alberghiero Cipriani di Adria, il Conservatorio Venezze, il liceo Cotta di Legnago , le scuole Primarie di Arquà-Pincara e Fratta Polesine.

 

IL DIALETTO
Il premio Raìse esprime la nostra affezione alla terra polesana e veneta, a quei dialetti che la sua gente non dimentica e non vuol perdere. Il dialetto è la lingua della vita e questa vita si esprime in prosa e in poesia con un andamento da antico filò, un intrattenimento mai dimenticato pur nel mutare dei tempi e delle comunicazioni. 
In questo momento della storia siamo chiamati a generare nuovi linguaggi, non possiamo fermare il divenire; dobbiamo cercare quell’equilibrio fra passato e futuro, ma senza dimenticare le nostre radici.

La lingua italiana, infatti, non ha sostituito il dialetto nella vita di tutti i giorni, nei rapporti familiari e sicuramente entrando in un caffè o in un campo sportivo la parlata che si sente è quella dialettale, la lingua familiare.
Il dialetto è importante non come forma in sé o moto nostalgico, ma come necessità di esprimere e ritrovare quella forma spontanea dell’essere che accoglie la vita in tutti i suoi aspetti. Da più parti, non solo nella nostra terra, emerge la necessità del recupero delle radici: già Pier Paolo Pasolini ne aveva insegnato l’importanza, hanno continuato a farlo Fellini, Andrea Zanzotto e altri.

Le esistenze di un tempo non troppo lontano, grazie ai poeti che presentano le proprie opere, rivivono in quel magico specchio che è da sempre la poesia vera alla quale non fa difetto l’uso di una lingua ‘minoritaria’.  I poeti infatti non credono che il dialetto sia “un relitto del passato arrugginito e da buttare”. 

In questo spirito nasce il premio Raìse, manifestazione letteraria nata grazie al Sindaco di allora Pietro Marangoni e all’ ingegnere arquatese Giuseppe Schiesaro, emigrato in America, per valorizzare e mantenere viva la lingua dialettale veneta, promossa ogni anno dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Arquà Polesine

Luigi Carlesso, Segretario del Premio Raìse