RMA 2018. “Vezzoso, spassevole… et burlesco”

Rovigo Musica Antica 2018

Corsi, laboratori e concerti

VIII edizione

Badia Polesine (RO) | 14 – 19 agosto 2018

Ambientata in Rovigo, la Pazzia Senile di dom Adriano Banchieri (Bologna, 1568 – 1634), monaco benedettino olivetano, è una spassosa “commedia in musica” a tre voci che con tratto tragicomico descrive pregi e difetti di vari personaggi, maschere tipiche della commedia dell’arte. Nel corso dell’opera il Banchieri, a Pantalone “vecchio da Murano”, fa intonare la frase “…invida i me parenti de Rovigo…” a motivodell’imminente matrimonio della sua amata figlia Doralice con il ricco e patetico Graziano “dottore da Francolino”. L’ordine è impartito a Burattino, il servitore di Pantalone, che per tutta risposta esordisce con”desim un pocheti’, caro patrù, no sarev mei farsela tra nù?”, segnale abbastanza evidente che il Banchieri non nutriva grande stima per i rodigini, e forse per uno in particolare, dom Antonio Burlini (Rovigo, 1577 – 1623), anch’egli monaco olivetano, suo costante “concorrente” nell’ufficio di organista e “maestro deinovizi” nei più prestigiosi monasteri dell’ordine (Bologna, Siena, Venezia) e prolifico autore di musica vocale sacra, col basso continuo e sovente con strumenti concertanti “acuti & gravi”, musica stampata in nove sillogi tra il 1613 ed il 1619 a Venezia. Questo frammento di dialogo tra Pantalone e Burattino lo immaginiamo come un simpatico “omaggio” di Banchieri al Burlini, tra confratelli insomma, sicuramente consci l’un l’altro del talento musicale posseduto da entrambi, dote testimoniata dalle numerosissime stampe, ristampe e inserimenti in collezioni di musiche vocali, composizioni poste accanto a pagine scritte dai più celebri compositori dell’epoca, da Grandi, a Monteverdi, a Cavalli.

Per nulla offesi da questa bonaria “cattiveria” di Burattino/Banchieri rivolta a noi “rodigini”, vogliamo “celebrare” in questo 2018 il 450° anniversario della nascita di Adriano Banchieri (Tomaso alla nascita), autorevole compositore di musica sacra “col basso per l’organo” perfettamente aderente al gusto dell’epoca, formidabile innovatore nella produzione di musica vocale profana in stile”…vezzono, spassevole et burlesco…” (da lui stesso descritto così) e importantissimo estensore di monumentali opere teoriche, utili a cantori, musici, compositori ed organisti di chiesa. Dalla sua natìa Bologna, presi i voti nel 1590, il Banchieri viaggia, per ragioni di “servizio” legate all’ordine per le terre toscane, umbre, emiliane e venete, e in Venezia trova modo di pubblicare un gran numero di sue opere musicali e didattiche e, verosimilmente, di confrontarsi con i grandi musicisti operanti nella città lagunare in quel primo trentennio del Seicento, in quei decenni decisivi per il consolidamento del nuovo linguaggio musicale legato al basso continuo e segnati dalla presenza di musicisti di altissima levatura, tra questi il cremonese Claudio Monteverdi, musicisti con i quali spesso intratteneva dialoghi epistolari (ne resta ampia traccia nelle Lettere armoniche, 1628 e 1630). In quest epistole non è mai citato il Burlini…

Il giocoso Banchieri non disdegna nemmeno il genere letterario della “novella” (per la verità è attivo anche come commediografo, uno dei più prolifici nel gergo “bolognese”), ponendo la sua impronta “licenziosa” in uno dei racconti più celebri di Giulio Cesare Croce, ovvero Bertodo e Bertoldino (1606-1608) che diviene Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno con l’aggiunta dell’ultimo “eroe” nel 1620 (anno della prima stampa dell’opera completa) proprio ad opera del monaco olivetano che, a preventiva tutela da possibili rimproveri da parte delle massime autorità dell’ordine, afferma che queste opere sono “frutti colti” negli anni precedenti alla sua “professione” religiosa.

Dalla mole di repertorio musicale del primo Seicento, del Banchieri e dei suoi contemporanei, traiamo ispirazione per l’articolazione dei corsi: il canto solistico e di insieme per le opere vocali sacre e profane, gli strumenti ad arco ed a fiato per i “dialoghi” con le voci, per le sinfonie, le sonate ed i concerti puramente strumentali, per il supporto nella realizzazione del “basso continuo” in concorso con gli strumenti “da pizzico e da tasto”…. Sarà come “guardare un po’ in periferia”, in quella “periferia” della musica del primo barocco che è fatta di autori conosciuti (magari nelle ore di storia della musica in Conservatorio…) ma troppo spesso non praticati, scoprendo la ricchezza di quel mondo musicale secentesco fatto di piccoli centri musicali, di autori eccellenti, di quotidianità musicale di sorprendente qualità praticata tanto nella chiesa quanto nel palazzo. Da queste opere, frutto di antica stampa o trascritte per l’occasione, trarremo anche il repertorio per i concerti, programmi musicali che daranno ampia testimonianza di questo repertorio di straordinaria bellezza.

Rovigo Musica Antica 2018, nuovamente ubicata nella cittadina di Badia Polesine, riparte dai fermenti musicali delle ultime luci del Rinascimento in terra emiliana e veneta per approdare al repertorio vocale e strumentale del primo Seicento italiano in occasione del 450° anniversario della nascita di Adriano Banchieri, musico, teorico e letterato di altissima levatura. Di passaggio per le nostre terre, di cui sarà involontario “compagno” il rodigino Antonio Burlini, l’ideale viaggio artistico del Banchieri approderà alle rive di Venezia, terra di geni musicali, di intraprendenti stampatori e di generosi mecenati che hanno reso straordinario il barocco europeo, un percorso musicale che si snoderà tra repertorio vocale “sacro e profano” ed il coevo repertorio strumentale.

Corsi

CANTO BAROCCO |Marina De Liso | 15-17 agosto

CANTO BAROCCO |Marco Scavazza | 14-17 agosto

LIUTO, TIORBA & BASSO CONTINUO | Pietro Prosser | 14-17 agosto

PRATICA DEL BASSO CONTINUO PER ORGANO & CEMBALO | Vittorio Zanon | 14-17 agosto

TROMBONE & INSIEME FIATI | David Yacus | 14-17 agosto

VIOLINO BAROCCO | Alessandro Ciccolini | 14-16 agosto

VIOLONCELLO BAROCCO | Rebeca Ferri | 15-18 agosto

LABORATORIO DI PRATICA VOCALE | Vittorio Zanon | 14-19 agosto

Sede dei Corsi

I corsi si terranno dal 14 al 19 agosto 2018 presso il Centro Giovanile “Papa Luciani” a Badia Polesine (RO).

 

Concerti

I concerti si terranno in quattro significativi luoghi d’arte di Badia Polesine. Nella programmazione sarà dato risalto alla produzione musicale del primo barocco italiano, in particolare di area veneto-emiliana. I concerti saranno tenuti dai docenti, dai corsisti e da musicisti ospiti.

15 agosto 2018 Concerto | ore 21.00 | Sacri concerti de’ monaci olivetani

Ensemble “Il Canto delle Muse”

Badia Polesine, Chiesa di San Giovanni Battista (piazza Vittorio Emanuele II)

16 agosto 2018 Concerto | ore 21.00 |Tres unum sunt. Musica per tre liuti tra Rinascimento e Barocco

Alessandro Baldessarini (liuto, tiorba), Eddy Serafini (liuto, arciliuto),

Pietro Prosser (liuto, arciliuto)

Salvaterra (Badia Polesine), Chiesa di Sant’Antonino (piazza S. Valentino)

17 agosto 2018 Concerto | ore 12.30 |Vezzoso, spassevole… et burlesco

Corsisti e Docenti del corso 2018

Badia Polesine, Abbazia della Vangadizza (via Cigno)

19 agosto 2017 Concerto | ore 21.00 | Intrattenimenti del Banchieri

Ensemble Vocali e Strumentali del corso 2018

Badia Polesine, Teatro Sociale Eugenio Balzan (piazza Vittorio Emanuele II)

 

Rovigo Musica Antica 2018 è un progetto è promosso dall’Associazione Culturale “Il Canto delle Muse – Rovigo Musica Antica” con il

sostegno di:

Regione del Veneto

Fondazione Banca del Monte di Rovigo

Proloco di Badia Polesine

Parrocchia di S. Giovanni Battista di Badia Polesine

Associazione Polifonico “Città di Rovigo”

e con il patrocinio di:

MIBAC – Ministero per i beni e le attività culturali italiano

Comune di Badia Polesine

Associazione Operatori Economici Badiesi

 

Informazioni:

Associazione Culturale Il Canto delle Muse – Rovigo Musica Antica

info@rovigomusicaantica.com; www.rovigomusicaantica.com; tel 0039 328 8258616

 

Le motivazione del sostegno di Fondazione Banca del Monte di Rovigo a Rovigo Musica Antica

La Fondazione Banca del Monte di Rovigo è a fianco dell’Associazione culturale il Canto delle Muse dal 2012 per la realizzazione dell’iniziativa Rovigo Musica Antica, che, nata nella città capoluogo, viene da qualche edizione ampliata nel territorio provinciale. La Fondazione riconosce in Rovigo Musica Antica un progetto di formazione di pregio, con le attività di approfondimento specifico, di perfezionamento, di studio per musicisti, e anche opportunità per il pubblico, con i diversi concerti di elevata e raffinata qualità. L’impegno della Fondazione è indirizzato a sostenere iniziative culturali prestigiose nel territorio di appartenenza, qualificandolo, e per il nostro territorio, facendolo apprezzare. L’iniziativa valorizza i talenti e le professionalità che sono espressione di questo stesso territorio. Rovigo Musica Antica, oltre ad organizzare corsi e laboratori, mette in luce i luoghi più belli del Polesine facendoli conoscere. Infine, Rovigo Musica Antica aggiunge un tassello alla conoscenza della storia del Polesine, con riferimento ai monasteri, agli ordini monastici e alle figure del Burlini e del Banchieri, e alle alla storia della musica, accrescendo il nostro bagaglio culturale.