Donne di fiori

Intrecci tra  creatività femminile e universo floreale

Potrebbe sembrare un binomio scontato. Di quelli che proprio non ce la fai più. Parlare di donne e di fiori, invece, vuol dire rimettere al centro un rapporto ricco di allusioni e rimandi, di colori e fragranze che affondano radici nella sostanza stessa di cui anche noi siamo fatti.

Domenica 22 dicembre, alle ore 17.00, in Sala Oliva dell’Accademia dei Concordi di Rovigo (piazza Vittorio Emanuele II, 14), si terrà il concerto-lettura Donne di fiori, in cui poesie e brevi racconti inediti di argomento floreale, creati per l’occasione da note poetesse e scrittrici italiane, si alterneranno a nuovi brani per flauto e pianoforte ispirati a sensazioni desunte dal variegato universo floreale. Quattro le compositrici coinvolte: Teresa Procaccini, musicista di origini pugliesi ma trapiantata a Roma da vari decenni e autrice di una vasta produzione vocale e strumentale, presente con un pungente Comics n. 2 (I cardi) op. 251; Biancamaria Furgeri, di Rovigo e allieva per la composizione di Giorgio Federico Ghedini e Bruno Bettinelli, con “…in ipsis floribus…” (il titolo è una citazione tratta dal libro IV del De rerum natura di Lucrezio), intessuto di sottili quanto repentini trasalimenti emotivi; Silvia Bianchera, nota anche per la sua attività di insegnante e cantante, con “Inghirlandata di violette…”, brano ispirato alla tragedia Francesca da Rimini di D’Annunzio e pervaso da mutevoli cangianze espressive; Marialuisa Balza, organista e compositrice riminese, insegnante al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, con Lisianthus, componimento intriso di richiami gregoriani e da un profondo senso di fragilità e nostalgia.

Le quattro composizioni musicali saranno inoltre scandite dalle suggestioni visive create appositamente dal pittore e incisore Calisto Gritti, classe 1937, artista molto conosciuto per le sue notevoli abilità grafiche e dotato di una fantasia spaziosamente evocativa, capace di rendere attraverso segni e colori profumati l’intensità del discorso sonoro che sostanzia ogni singolo brano.    Per la parte esecutiva, protagonisti di questo inusuale concerto saranno la flautista Antonella Bini, il pianista Gabriele Rota e l’attrice Federica Cavalli, che darà voce alla parte più strettamente letteraria della manifestazione. Oltre a quelli già citati, il programma prevede anche l’esecuzione di brani ispirati a fiori di Gubaidulina, Villa-Lobos, Schumann, Sibelius e Brahms.

I testi in versi e in prosa sono creati per l’occasione da alcuni tra i più bei nomi della poesia femminile contemporanea e si riferiscono ognuno a un fiore particolare, poichè nel percorso artistico ed esistenziale di ciascuna ha lasciato sensibili tracce o è legato a qualche episodio significativo vissuto in prima persona. Qui, dunque, qualsiasi espressione vegetale è filtrata attraverso lo spirito libero dell’esperienza. Qui ogni singola voce concorre alla composizione di un ideale bouquet di immagini e suoni ricco di spunti e riflessioni soggettive sul multiforme e profumato mondo dei fiori, tali da comporre una ricca carrellata che va dalle rose (ancora il fiore più gettonato, anche in poesia) alla margherita, dalla peonia alla magnolia, dal giglio ai girasoli. Non mancano riferimenti a passioni e contrasti, che si mischiano ad atteggiamenti più intensamente cantabili o liricamente introspettivi. Questi i nomi delle poetesse e scrittrici che hanno aderito al progetto:

Donatella Bisutti, Laura Bosio, Anna Maria Carpi, Marina Corona, Azzurra D’Agostino, Rosalba de Filippis, Giovanna Frene, Carmen Gallo, Mariangela Gualtieri, Vivian Lamarque, Isabella Leardini, Paola Loreto, Franca Mancinelli, Annalisa Manstretta, Paola Mastrocola, Giulia Niccolai, Laura Pariani, Elena Petrassi, Laura Pugno, Gabriella Sica, Anna Toscano, Ida Travi.

Il reading-concerto, già presentato con successo a Bergamo (Villa dei Tasso, maggio 2018) e nelle sale del prestigioso Museo del Novecento di Milano (giugno 2019), ha riscosso unanimi consensi di pubblico e critica. Viene rappresentato a Rovigo grazie al sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo. In tale occasione, saranno interpretati due nuovi testi, scritti dalle giovani ma già affermate poetesse Maria Borio e Eleonora Rimolo.

L’iniziativa poetico-concertistica, descritta efficacemente come “Intrecci tra  creatività femminile e universo floreale” è promossa da Fondazione Banca del Monte di Rovigo su progetto prodotto da “Come un fior di loto” e ideato da Alessandro Bottelli, poeta, scrittore e organizzatore di originali iniziative culturali bergamasco con imprescindibili trascorsi musicali (allievo di Vittorio Fellegara e di Giovanni Walter Zaramella per la composizione). La Fondazione ha scelto di rappresentare questo evento a Rovigo in prossimità del Natale per fare un dono alla città e un omaggio alla donna.

Le poesie e le musiche presentate domenica, inedite, accostate da splendide  immagini di carattere floreale mettono in luce la creatività femminile che l’evento offerto dalla Fondazione intende valorizzare mettendo in luce, tra le compositrici che partecipano con le loro creazioni, anche la nostra concittadina Biancamaria Furgeri, pluripremiata e affermata musicista conosciuta ben oltre i confini nazionali.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

IL PROGRAMMA

LE POETESSE

Donatella Bisutti è nata nel 1948 a Milano. Giornalista professionista, nel 1984 ha vinto il Premio Montale per l’inedito con il volume Inganno Ottico. Nel 1990 è stata presidente della Association Européenne pour la Diffusion de la Poésie a Bruxelles. Di poesia ha poi pubblicato Penetrali (1989), Violenza (1999), La notte nel suo chiuso sangue (ed. bilingue, 2000), La vibrazione delle cose (ed. bilingue, 2002), Piccolo bestiario fantastico (2002), Colui che viene (2005, con prefazione di M. Luzi), Rosa alchemica (2012) e l’antologia bilingue The Game. La sua guida alla poesia per i ragazzi L’Albero delle parole (1979) è stata costantemente ripubblicata e ampliata. Il saggio La Poesia salva la vita (1992) è negli Oscar Mondadori dal 1998.

Maria Borio, nata nel 1985, si è laureata in lettere ed è dottore di ricerca in letteratura italiana. Ha pubblicato le raccolte Vite unite (XII Quaderno italiano di poesia contemporanea, Marcos y Marcos, Milano 2015) e L’altro limite (Pordenonelegge – Lietocolle, Pordenone-Faloppio 2017), Trasparenza, nella collana “Lyra giovani” diretta da Franco Buffoni (Interlinea, Novara 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (2018). Cura la sezione poesia di “Nuovi Argomenti”.

Laura Bosio (Vercelli, 1953). Il suo romanzo d’esordio, I dimenticati (1993), ha ricevuto nel 1994 il Premio Bagutta nella sezione Opera Prima. Nel 1997 pubblica Annunciazione, vincitore del Premio Moravia. Nel 2007, con Le stagioni dell’acqua, è finalista nel Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice e nel Premio Strega di Narrativa. Tra gli altri suoi libri, ricordiamo Le ali ai piedi (2002), Le notti sembravano di luna (2011) e due testi sull’esperienza spirituale delle donne: Teresina. Storie di un’anima (2004) e D’amore e di ragione (2012). È autrice del soggetto e coautrice della sceneggiatura del film Le acrobate (1997), diretto da S. Soldini.

Anna Maria Carpi è nata nel 1939 a Milano. Ha studiato lingue e letterature straniere alla Statale di Milano. Ha insegnato letteratura tedesca all’Università di Macerata (1968-80) e alla Ca’ Foscari di Venezia (1980-2009) e dal 2001 insegna traduzione letteraria dal tedesco alla Statale di Milano. È autrice di studi su Kleist, Th. Mann, Handke e sulla poesia tedesca del ’900. Per le sue traduzioni ha avuto nel 2012 il Premio nazionale per la traduzione. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Città di Sant’Elpidio a mare, per la miglior traduzione italiana della poesia straniera e nel 2014 il Premio Carducci alla carriera. Ha pubblicato racconti, romanzi e varie raccolte di poesie (E io che intanto parlo. Poesie 1990-2015, Marcos y Marcos, 2016; Né io né tu né voi, La Vita Felice, 2018).

Marina Corona è nata a Milano nel 1949, città dove cura cicli di presentazione di poeti e letterati contemporanei presso Il Circolo della Stampa, Archivi ’900 e la Casa della Cultura. Ha scritto quattro libri di poesie: Le case della parola (1993), L’ora chiara (1998; Premio Internazionale “E. Montale” per la sezione editi, Premio “G. Gozzano”, Premio Alghero Donna, Premio Internazionale “Maestrale” – San Marco), I raccoglitori di luce (2006; finalista al Premio di poesia L. Montano) e Un destino innocente (2018). Nel 1990 ha vinto il Premio Internazionale “E. Montale” per la sezio-ne inediti. Nel 2013 ha pubblicato il romanzo La storia di Mario seguito, nel 2018, da La complice.

Azzurra D’Agostino (1977) è nata e vive sull’Appennino Tosco-Emiliano. Ha pubblicato le raccol-te poetiche D’in nciun là (I quaderni del battello ebbro, 2003), Con ordine (Lietocolle, 2005), D’A-ria sottile (Transeuropa, 2011), Versi dell’abitare (XI Quaderno italiano di poesia contemporanea Marcos y Marcos, 2012). Suoi interventi critici e racconti sono stati pubblicati su varie riviste e antologie tra cui Di là dal bosco (Le voci della luna), Almanacco dello Specchio (Mondadori), Nuovi Argomenti (Mondadori), Bloggirls (Mondadori) e altri. È giornalista pubblicista e scrive per il teatro.

Rosalba de Filippis vive a Firenze. Scrittrice, insegnante, animatrice di incontri ed eventi culturali, collabora a periodici e riviste. Ha scritto: Sotto nevi di carta (2007), Il filo forte del liuto (2008), La luce sugli spigoli. Canti di Monteloro (2011), Danielle (2013), il poemetto in versi Le sorelle in aria (2016). Ha curato il volume collettaneo Paura. Intellettuali e artisti sulle angosce del nostro tempo (2016).

Giovanna Frene poetessa e studiosa italiana nata ad Asolo nel 1968. Diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e laureata in Lettere all’Università di Padova con una tesi su Andrea Zanzotto, si è poi addottorata in Storia della Lingua, sotto la guida di Pier Vincenzo Mengaldo. Ha pubblicato: Spostamento (2002, Premio Montano), Datità (2003, con una postfazione di A. Zanzotto), Stato apparente (2004), Sara Laughs (2007), Il noto, il nuovo (2011), Tecnica di sopravvivenza per l’occidente che affonda (2015). Sue poesie sono ospitate in numerose riviste italiane e straniere: Paragone, Il Verri, Anterem, Poesia, Gradiva, Atelier, Italian Poetry Review. È inclusa in varie antologie poetiche, tra le quali Nuovi Poeti italiani 6 (a cura di Giovanna Rosadini, Einaudi 2012). È tradotta in antologie di poesia italiana statunitensi, inglesi e spagnole.

Carmen Gallo vive a Napoli dove insegna Letteratura inglese. Nel 2014 ha pubblicato Paura degli occhi, finalista al Premio Russo-Mazzacurati, e al Premio Montano. Nel 2016 è uscito Appartamenti o stanze, vincitore del Premio Castello di Villalta Giovani. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Internazionale Alfonso Gatto. Nel 2019 testi editi e inediti saranno pubblicati nel Quaderno di poesia contemporanea, curato da F. Buffoni per Marcos y Marcos. Ha scritto sulla poesia metafisica inglese, cui è dedicato il volume L’altra natura. Eucarestia e poesia nel primo seicento inglese (2018), e ha curato la nuova edizione di Tutto è vero, o Enrico VIII di Shakespeare (2017).

Mariangela Gualtieri è nata a Cesena nel 1951. Si è laureata in architettura a Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Alla produzio-ne del Teatro Valdoca – per cui ha scritto tutti i testi da Antenata – alterna raccolte delle sue poesie scaturite lontano dalla scena, a partire da Senza polvere senza peso (Einaudi, 2006). Nata come poeta dentro una compagnia teatrale, la Gualtieri dà voce ai suoi versi anche in frequentatissime letture pubbliche al microfono, “riti sonori” in cui compone una partitura ritmica con l’intento di restituire l’originaria energia orale/aurale della poesia. Con Einaudi ha pubblicato: Fuoco centrale e altre poesie per il teatro (2003), Bestia di gioia (2010), Caino (2011), Le giovani parole (2015).

Vivian Lamarque è nata a Tesero (Trento) nel 1946. A nove mesi cambiò città e famiglia, a quattro anni perse il secondo padre, a dieci scoprì di avere due madri e scrisse le prime poesie. Vive a Milano, dove ha insegnato per molti anni. Su Sette, inserto settimanale del Corriere della Sera, ha tenuto la rubrica Gentilmente, raccolta poi in volume da Rizzoli. Con la prima raccolta poetica, Teresino, ha vinto nel 1981 il Premio Viareggio Opera Prima. Tra gli altri successivi premi, il Montale (1993), il Pen Club (1996), il Camajore (2003), l’Elsa Morante (2005), il Cardarelli-Tarquinia (2006). Per le sue fiabe ha ottenuto il Premio Rodari (1997) e il Premio Andersen (2000). Gran parte della sua produzione poetica è stata raccolta nell’Oscar Mondadori Poesie 1972-2002.

Isabella Leardini è nata nel 1978 a Rimini. Nel 2002 ha vinto il Premio Montale con le poesie in seguito confluite ne La coinquilina scalza (2004). Per Donzelli ha pubblicato Una stagione d’aria (2017; Premio di poesia Città di Arenzano). Poesie da La coinquilina scalza e da Una stagione d’a-ria sono edite nell’antologia “Les Poètes de la Méditerranée” (Gallimard, 2010) ed è compresa nel-l’antologia Nuovi Poeti Italiani 6 (Einaudi, 2012). Nel 2018 è uscito Domare il drago (Mondadori), “laboratorio di poesia per dare forma alle emozioni nascoste”. Ha ideato e dirige il Festival della poesia giovane “Parco Poesia”. Da molti anni tiene seminari e laboratori di scrittura poetica.

Paola Loreto è nata a Bergamo e insegna Letteratura Angloamericana all’Università di Milano. Ha pubblicato In quota (2012; Premio Fogazzaro), La memoria del corpo (2007; Premio Alpi Apuane 2008), Addio al decoro (2006; Premio Calabria-Alto Ionio 2007), L’acero rosso (2002; Premio Tronto 2003), la silloge Conoscenza della neve (Poesia 267, 2012), la silloge Transiti (Almanacco dello Specchio, 2009), una silloge di poesie sulla montagna (Premio Benedetto Croce 2003), e numerosi testi in rivista e in volumi collettanei. È stata poète en residence al Centre de Poésie et Traduction della Fondation Royaumont (Parigi). Come studiosa è anche autrice di tre libri sulla poesia di E. Dickinson, di R. Frost e di D. Walcott.

Franca Mancinelli è nata nel 1981 a Fano. Ha pubblicato i libri di poesie Mala kruna (2007; Pre-mio opera prima “L’Aquila” e “Giuseppe Giusti”) e Pasta Madre (2013). È inclusa in diverse anto-logie, tra cui Il miele del silenzio. Antologia della giovane poesia italiana, a cura di G. Pontiggia (2009), La generazione entrante. Poeti nati negli anni Ottanta (2011), Nuovi poeti italiani 6, a cura di G. Rosadini (2012) e nel Tredicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea, a cura di F. Buffoni (2017). Ha inoltre pubblicato un libro di brevi prose poetiche, Libretto di transito (2018), e A un’ora di sonno da qui (2018). Collabora con Poesia, Nuovi argomenti online, e con altre riviste.

Annalisa Manstretta è nata a Stradella nel 1968. È stata tra i vincitori del Premio Montale Europa 2004 inediti. Nel 2006 ha pubblicato la raccolta La dolce manodopera (Premi opera prima Delta Poesia 2006, Orta 2006 e Alfonso Gatto 2007), parzialmente anticipata in Poesia contemporanea. Ottavo quaderno italiano, a cura di F. Buffoni (2004). Suoi testi compaiono nelle antologie Oltre Poesia (2007) e Jardines secretos. Joven poesia italiana (2008). Con ATì ha pubblicato le raccolte in versi Il sole visto di lato (2011; Premio Caput Gauri 2012, Premio L. Notari 2013) e Gli ospiti delle stagioni (2015; Premio Tirinnanzi 2016). Nel 2017 è uscito Il verde e i suoi dintorni.

Paola Mastrocola, torinese, classe 1956, si è laureata in lettere e ha insegnato Letteratura italiana all’Università di Uppsala in Svezia e poi presso il liceo scientifico di Chieri (Torino). Fino al 1999 ha pubblicato saggi sulla letteratura del Trecento e Cinquecento e raccolte di poesie: La fucina di quale Dio (1991), Stupefatti (1999). Ha ripreso questa produzione letteraria nel 2010 con la raccolta La felicità del galleggiante. Dal 2000 ha pubblicato soprattutto romanzi, vincitori di numerosi pre-mi: La gallina volante (Premio Selezione Campiello 2000 e Premio Rapallo-Carige per la donna Scrittrice 2001), Palline di pane (finalista al Premio Strega 2001), Una barca nel bosco (Premio Campiello 2004), La narice del coniglio (2009), L’esercito delle cose inutili (2015), Leone (2018).

Giulia Niccolai è nata a Milano nel 1934. Titoli dall’inizio del Duemila: Esoterico biliardo (prosa), 2001; La misura del respiro (antologia, Premio speciale della giuria Lorenzo Montano), 2002; Le due sponde (prosa), 2006; Poemi & Oggetti (l’antologia delle poesie complete), 2012; Frisbees della vecchiaia, 2012; Cos’è ‘poesia’, 2012; Foto & Frisbee (prosa e poesia), 2016; Pubblico & Privato (prosa e poesia), 2016; Favole & Frisbees (prosa e poesia), 2018. Nel 2006 le è stata conferita l’onorificenza di Grande Ufficiale dal Presidente Ciampi. Nell’ottobre 2016 ha ricevuto il Premio Nazionale Elio Pagliarani per la carriera. È presente in diverse antologie italiane e straniere.

Laura Pariani è nata a Busto Arsizio nel 1951. Dopo aver conseguito la laurea in filosofia all’U-niversità degli Studi di Milano, negli anni settanta lavora nel campo della pittura, del fumetto, del teatro di figura. Comincia a pubblicare narrativa nel 1993 con Di corno o d’oro (Premio Grinzane Cavour, Premio letterario Piero Chiara). Prosegue con La spada e la luna (1995; Premio Elsa Mo-rante, Premio Dessì). Nel 1997 pubblica La perfezione degli elastici (e del cinema) (Premio Sibilla Aleramo, Premio Selezione Campiello). Collabora con la sceneggiatura di Così ridevano di G. Amelio che nel 1998 conquista il Leone d’Oro al Festival di Venezia. Tra gli altri suoi numerosissimi titoli, ricordiamo: La signora dei porci (1999; Premio Grinzane Cavour), Questo viaggio chiamavamo amore (2015), Il gioco di Santa Oca (2019). Negli ultimi anni si è occupata intensamente anche di teatro, sia in Italia che all’estero.

Elena Petrassi vive e lavora a Milano dove si occupa di comunicazione aziendale. Ha pubblicato con ATì Editore il romanzo Frammenti del tredicesimo mese (2007) e le raccolte poetiche Figure del silenzio (2010) e Scrivere il vento (2016); con l’editore Moretti&Vitali le raccolte di poesia Il calvario della rosa (2004) e Sillabario della Luce (2007). Nel 2017 è uscito il suo secondo romanzo, In giornate identiche a nuvole. Organizzatrice culturale, ha animato per anni le attività culturali della libreria Utopia. Collabora al blog di poesia della RAI curato da Luigia Sorrentino e alle riviste «Poesia» e «FOR – Rivista per la formazione dell’Associazione Italiana Formatori».

Laura Pugno è nata a Roma nel 1970 e dal 2015 dirige l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. Ha pubblicato, in prosa, la raccolta di racconti Sleepwalking (2002) e i romanzi Sirene (2007), Quando verrai (2009), Antartide (2011), La caccia (2012) e La ragazza selvaggia (2016, Premio Selezione Campiello 2017). In poesia: Il colore oro (2007), La mente paesaggio (2010), Bianco (2016) e I diecimila giorni: Poesie scelte 1991-2016 (2016). Per il teatro ha scritto DNAct (2008). È presente in varie antologie di poesia e prosa, tra cui Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012). Cura la rubrica di poesia Quaderno con falco sul sito Ho un libro in testa; e, con Andrea Cortellessa e Maria Grazia Calandrone, la collana I domani per l’editore Aragno.

Eleonora Rimolo (Salerno, 1991) è Dottore di Ricerca in Studi Letterari presso l’Università di Salerno. Ha pubblicato il romanzo epistolare Amare le parole (2013) e le raccolte poetiche Dell’assenza e della presenza (2013), La resa dei giorni (2015 – Premio Giovani Europa in Versi), Temeraria gioia (2017 – Premio Pascoli “L’ora di Barga”, Premio Civetta di Minerva, Finalista Premio Fiumicino, Finalista Premio Fogazzaro) e La terra originale (2018 – Premio Achille Marazza, Premio “I poeti di vent’anni. Premio Pordenonelegge Poesia”, Premio Minturnae). Con alcuni inediti ha vinto il Primo Premio “Ossi di seppia” (Taggia, 2017) e il Primo Premio Poesia “Città di Conza” (Conza, 2018). È Direttore per la sezione online della rivista Atelier.

Gabriella Sica, romana, è una presenza costante nella poesia italiana contemporanea fin da quando ha esordito su rivista (l’“Almanacco dello Specchio”, 1983) e diretto “Prato pagano” (1979-87). Il primo libro in versi, La famosa vita, risale al 1986, l’ultimo, Le lacrime delle cose, al 2009. Sue poesie sono state tradotte in spagnolo, francese, inglese. Nel 2014 le è stato conferito il Premio Internazionale all’Opera poetica e alla Carriera del “Lerici Pea”. Ha pubblicato anche libri in prosa, tra cui Sia dato credito all’invisibile (2000), Emily e le Altre (2010) e Cara Europa che ci guardi 1915-2015 (2015). Ha inoltre realizzato per Rai Cultura alcuni filmati su poeti del Novecento.

Anna Toscano vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre Facoltà. Scrive per «Il Sole 24 Ore» e cura iniziative culturali di letteratura e poesia. Ultima sua raccolta in versi è Una telefonata di mattina (2016), preceduta da Doso la polvere (2012), Only distance (2011), All’ora dei pasti (2007) e Controsole (2004). È stata editor per case editrici e ha lavorato con scuole di scrittura; per la testata on-line «La Rivista Intelligente» cura Venerdì in versi. Ha ideato e condotto la trasmissione Virgole di poesia su Radio Ca’ Foscari. Varie le esperienze teatrali, tra cui lo spettacolo “Voce di donna. Voce di Goliarda Sapienza”.

Ida Travi sin dagli esordi negli anni ’80 si muove tra oralità e scrittura. Tradotta in molte lingue, in prosa espone la sua poetica nei saggi L’aspetto orale della poesia (2000; Selezione Premio Viareggio) e Poetica del basso continuo (2015). Ha scritto radiodrammi e testi per il teatro. Dal 2011 al 2018 pubblica per Moretti&Vitali i cinque libri che compongono la saga poetica dei Tolki, i parlanti, figure immaginarie sullo sfondo d’un tempo dentro e fuori dal contemporaneo: Tà, 2011; Il mio nome è Inna, 2012; Katrin, 2013; Dora Pal, la terra, 2017; Tasàr, animale sotto la neve, 2018. Molte le composizioni musicali su suoi testi.

LE COMPOSITRICI

Marialuisa Balza è nata a Rimini nel 1970. Diplomata in pianoforte al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, ha poi conseguito il magistero in organo presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma dove ha studiato anche composizione diplomandosi al Conservatorio dell’Aquila. Nel 2003 ha frequentato i corsi estivi di composizione con A. Corghi e di musica da film con L. Bacalov all’Accademia Chigiana di Siena. Dal 2004 insegna armonia contrappunto fuga e composizione al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, istituzione in cui si è anche distinta per la partecipazione a varie produzioni compositive: i Responsori della Settimana Santa nel 2010, la Messa in onore di San Giovanni Paolo II nel 2011, il Cantico dei Cantici nel 2012, I doni dello Spirito nel 2013, Antifone mariane nel 2015, e l’oratorio Agnosce, fili, misericordiam patris nel 2016 in occasione del giubileo della misericordia. Nel 2015 ha partecipato per la Fondazione Donne in musica alla realizzazione della Missa pro terrae humilibus dedicata a papa Francesco ed eseguita nella Basilica di san Pietro.

Silvia Bianchera è nata a Roma nel 1943, ha iniziato gli studi musicali a Brescia e si è diplomata al Conservatorio di Milano in Canto Ramo Didattico, Canto Artistico e Composizione, rispettivamente con J. Magnoni e B. Bettinelli. Come soprano ha debuttato a vent’anni nell’Euridice di Peri e nella Beggar’s Opera di Britten al Teatro Grande di Brescia, proseguendo un’intensa attività artistica soprattutto nel repertorio contemporaneo. Come compositrice ha vinto nel 1970 il secondo premio ex aequo RAI, nel 1978 il secondo premio “Città di Varese” e nel 1980 il Primo premio assoluto al Concorso “Muccetti” di Parma. Nel 2008 ha vinto il primo premio ex aequo al Concorso Inter-nazionale di Composizione “Ferrari” di Piacenza. Illustri interpreti dei suoi lavori sono stati i di-rettori: A. Ceccato, F. Mechkat, M. Conter, D. Gatti, S. Rabaglia. Ha fondato nel 2011, a Treviglio, l’Associazione Culturale “Malala”, di cui è direttore artistico, che si impegna, con scadenza bien-nale, a realizzare il Concorso pianistico Internazionale “Bruno Bettinelli”. È stata Docente di Ar-monia Complementare presso il Conservatorio di Milano e successivamente di Canto presso l’Istituto Musicale Pareggiato “G. Donizetti” di Bergamo.

Biancamaria Furgeri è nata a Rovigo nel 1935. Ha compiuto gli studi a Padova, Venezia e Milano ed è stata allieva di G. Piccioli (pianoforte), di W. Dalla Vecchia (organo e composizione), di B. Coltro (armonia, contrappunto e fuga, musica corale e direzione di coro), di G. F. Ghedini e B. Bet-tinelli (composizione). Dal 1969 in poi è stata titolare della cattedra di armonia e contrappunto al conservatorio di Bologna. È stata direttrice del conservatorio di Rovigo. Agli anni sessanta risalgo-no i primi premi e riconoscimenti in concorsi italiani e stranieri (Magadino, 1963; Treviso, 1965). Nel decennio successivo prevale l’attività nel campo della composizione a scopi didattici. Negli anni ’70 riprende l’attività compositiva, dapprima con opere corali, poi con lavori da camera e orchestrali. Ottiene numerosi premi ed altri riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali: Varese, Mannheim, Zurigo, Treviso, Arezzo, Poznan. Nel 2006 a Venezia le è stato assegnato il premio “Inner Wheel” per la musica. Molte sue opere sono state registrate e trasmesse da vari enti radiofonici e pubblicate da Ricordi, Suvini-Zerboni, Edi.Pan, Zanibon, Bongiovanni, Editio Musica Budapest, Carrara, EurArte. Una sua monografia, a cura di R. Cresti, è uscita per Miano Editore.

Teresa Procaccini (Cerignola, 1934), compositrice che ha al suo attivo una vasta produzione che comprende opere liriche, sinfoniche, da camera, per banda, symphonic band e didattiche. Diplomata in pianoforte, organo (con F. Germani) e composizione (con V. Mortari), ha diretto negli anni 1971-72 il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia e sino al 2001 ha insegnato composizione al Con-servatorio “S. Cecilia” di Roma. Premiata in concorsi nazionali ed internazionali, ha tenuto corsi di perfezionamento in composizione in Italia e all’estero. Le sue opere sono edite da Sonzogno, Edi-Pan, Bongiovanni, Carisch, Curci, Zanibon, Leduc, Rugginenti, Berbèn, Pizzicato Helvetia, Carra-ra. Notevole la produzione musicale per ragazzi (operine didascaliche, fiabe musicali con voce recitante, canti per coro di voci bianche, la “Collana giovani strumentisti” che comprende pezzi per archi, fiati, percussione, pianoforte a 4 mani). Ha scritto commenti musicali per lavori teatrali e per la RAI. Si è anche dedicata all’organizzazione di concerti ed è stata per quasi 40 anni Direttore artistico dell’Associazione “Amici della Musica” di Foggia. Ha ideato la Rassegna itinerante “Com-positrici di ieri e di oggi”. È spesso invitata a far parte di Giurie di concorsi nazionali ed interna-zionali e come relatore di Convegni musicologici.

 

GLI INTERPRETI

Antonella Bini

Interprete che spazia dal classico al contemporaneo suonando, anche all’interno dello stesso brano, dall’ottavino al flauto contrabbasso. È la prima ed unica flautista italiana laureata C.I.M.A., prestigioso premio nell’ambito CIMA – Concerti M. Argentario Festival Internazionale di Musica – patrocinato da S.A.R. Christina dei Paesi Bassi. È socia fondatrice e flautista stabile di ACHЯOME ensemble (Mi) e dal 2014 è flautista stabile di “ArtEnsemble” di Berlino; inoltre collabora con “mdi ensemble” (Mi) ed è stata per molti anni flautista stabile di Eutopia ensemble (Ge). La sua attività concertistica – solista, in duo con il pianista G. Rota, in ensemble contemporaneo – la fa esibire per prestigiose manifestazioni in sale e in teatri di città estere (Berlino, Stoccarda, Lipsia, Basilea, Ginevra, Vienna) e italiane. Collabora con compositori contemporanei, e, di alcuni di loro, oltre ad esserne dedicataria, ha eseguito world premiere. Ha registrato l’intera produzione per flauto solo e flauto e pianoforte di D. Anzaghi. Ha conseguito con il massimo dei voti sia la laurea di II° livello in Discipline Musicali – Flauto Traverso (Conservatorio “Cantelli”, No) che il Diploma Accademico di II° Livello BiForDoc: flauto (Conservatorio “Verdi”, Mi). Il suo saggio Sofija Asgatovna Gubajdulina – Ottant’anni dedicati alla musica è pubblicato in e-book da LeggereLeggere (Mi). Si è perfezionata con i Maestri: M. Marasco (Diploma triennale di Alto Perfezionamento in flauto); N. Mazzanti (Diploma Triennale in ottavino); M. Ancillotti (Diploma di Post-Formazione al CSI-Lugano); C. Levine (Jeunesses Musicales Deutschland), E. Pahud, K. Klemm, M. Caroli, A. Oliva, B. Kujiken. Ha curato la sua formazione cameristica con il M° M. Damerini e per la musica contemporanea con il M° A. Pestalozza. Possiede e suona tutta la famiglia dei flauti: ottavino, flauto sopranino in fa, flauto in do, flauto in sol, flauto basso e flauto contrabbasso.

Federica Cavalli

Ha seguito per quattro anni un laboratorio teatrale diretto da Franca Cugini, attrice e regista. In seguito, ha frequentato per due anni il corso per attore del Teatro Prova di Bergamo. Ha partecipato a diversi workshop: con l’attrice Lucilla Giagnoni, avvicinandosi alla pratica dell’Euritmia; con Pietro La Motta, danzatore Butoh, sperimentando questo particolare tipo di danza; con Laura Curino, approfondendo la tecnica della narrazione; ma anche con Claudio Marconi, Antonio Fava, Silvia Infascelli e Cesar Brie. A luglio 2018 si è diplomata al Corso triennale di Alta Formazione Professionale riconosciuto dal F.A.I.P. con lo scopo di formare operatori in Teatro Counseling. Nella primavera del 2012 ha aperto l’agenzia di promozione spettacolo e cultura “Come un fior di loto”. In questa veste ha prodotto, all’interno della mostra “Carlo Ceresa. Un pittore del Seicento lombardo tra realtà e devozione”, una innovativa performance scritta e ideata da Alessandro Bottelli con musiche originali di Giordano Bruno Ferri (Passeggiando tra i quadri addormentati…, maggio/giugno 2012). Oltre a produrli, si è esibita anche in veste di interprete in quattro edizioni di Cara Santa Lucia… Serate di luce e di doni tra musica e poesia (Bergamo, dicembre 2012, 2013, 2018 e 2019) e nello spettacolo Nel grembo di ogni voce. Ritratti di donne tra fantasia e realtà (Bergamo, marzo 2013). È stata inoltre la protagonista di: Pasticcio al museo, operina per bambini scritta da Alessandro Bottelli con musiche di Teresa Procaccini (BergamoScienza, ottobre 2013); Lena, o del Caravaggio, monologo teatrale (Caravaggio, settembre 2014; Bergamo, luglio 2019); Scritture. Storie di lavoro al tempo della crisi (maggio 2015 e 2016); OrAzione. Episodi dalla vita di San Bernardino da Siena (Siena, Modena, Urbino, Crema e varie sedi, 2016-2018) e del concerto-lettura Donne di fiori. Intrecci tra creatività femminile e universo floreale (Villa dei Tasso, Bergamo, maggio 2018; Museo del Novecento, Milano, giugno 2019).

Gabriele Rota

Si è diplomato in pianoforte – con il massimo dei voti e la lode – sotto la guida di Tiziana Moneta e in composizione con Vittorio Fellegara al Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo. Ha in seguito studiato alle Accademie di Biella e di Roma con Aldo Ciccolini. Ha inoltre seguito Masterclass con Jörg Demus e Sequeira Costa. Nel 1986 ha costituito con Tiziana Moneta un Duo pianistico internazionalmente noto, ospite delle più prestigiose istituzioni concertistiche italiane ed europee. In Duo, Gabriele Rota ha inciso numerosi CD comprendenti, tra l’altro, la prima registrazione mondiale di lavori di Respighi e Brahms, l’opera integrale per duo pianistico di Debussy, Ravel e Dvořák, e numerose prime assolute, scritte appositamente da importanti compositori italiani. Svolge un’intensa attività cameristica anche con altri musicisti. Nel 2011 ha avviato una collaborazione con la flautista Antonella Bini che ha portato i due interpreti a esibirsi in numerose Rassegne e Festival, anche in diretta radiofonica, in un repertorio che spazia dal classico al contemporaneo, spesso con composizioni loro espressamente dedicate da insigni autori. Con il clarinettista Rocco Parisi ha registrato diversi CD dedicati al Novecento italiano, a rarità e trascrizioni. L’interpretazione di brani di Ennio Morricone da parte di Parisi e Rota è stata molto apprezzata dallo stesso compositore, che ha lodato “la bella esecuzione, molto sentita e sensibile”. Gabriele Rota è anche protagonista di recital solistici in Italia e all’estero. È inoltre membro stabile dell’ACHЯOME ensemble, che si dedica alla diffusione del repertorio novecentesco e contemporaneo in Italia e all’estero. Dal 2004 al 2016 è stato segretario della Società Italiana di Musica Contemporanea (SIMC). Composizioni di Gabriele Rota sono state eseguite in Italia e all’estero e pubblicate dalla Bèrben. La rivista Seicorde ha scelto il suo Notturno e Divertissement per voce e chitarra quale “Spartito del mese”. È attualmente titolare della cattedra di Lettura della Partitura presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.

 

L’ARTISTA

Calisto Gritti nasce a Bergamo nel 1937. Verso la fine degli anni cinquanta si dedica alla pittura e nei primi anni sessanta all’incisione. Nel 1967 vince un concorso in Brera per una cattedra di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico Statale di Bergamo. Chiamato nel 1989 dal Prof. P. De Vecchi, ritorna all’Accademia Carrara di Belle Arti per insegnare pittura e dal 1995 incisione calcografica fino al 2000. Dal 1997 al 2002 è docente di tecnica dell’affresco presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana di Lugano.

Due le mostre antologiche: di PITTURA nel 1986 presso la Galleria civica d’arte moderna di Gallarate; di INCISIONI nel 1998, presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (G.A.M.E.C.).

Vincitore di numerosi premi in Italia e all’estero (Francia, Norvegia), ha allestito 85 mostre personali presso gallerie italiane e straniere e partecipato a mostre collettive nazionali e internazionali con vasta bibliografia. Sue opere si trovano in diverse collezioni pubbliche e private.