E’ stata presentata oggi, giovedì 15 giugno 2023, a Palazzo Nodari la IX edizione della Rassegna teatrale Donne da Palcoscenico 2023: presenti l’assessore alla Cultura Benedetta Bagatin, la direttrice artistica della rassegna Letizia Piva, il presidente di Minimiteatri Ruggero Zambon, il presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo Giorgio Lazzarini, la presidente del Comitato Pari Opportunità Roberta Cusin e la consigliera provinciale con delega alla Cultura, Lucia Ghiotti.
La Rassegna teatrale Donne da Palcoscenico è tra le maggiori manifestazioni nazionali dedicate a persone e personalità femminili, di ieri e di oggi, propone, attraverso la composita arte teatrale, il femminile come personaggio, come interprete, come autore e regista, nell’intenzione di lasciar brillare la storia e l’anima delle donne. L’edizione 2023 si terrà dal 21 al 29 giugno 2023 al Chiostro dell’ex Monastero Olivetano a Rovigo.
La Rassegna, giunta quest’anno alla sua 9^ edizione, è organizzata e prodotta dal 2015 dall’Associazione Minimiteatri di Rovigo, realizzata in collaborazione con il Comune di Rovigo – Assessorato alla Cultura, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo e con il contributo della Fondazione Rovigo Cultura, Azimut Group, Lions Club Rovigo, Carla Import Sementi, Banca del Veneto Centrale, Bimi Sushi, e con il Patrocinio della Provincia di Rovigo, l’Accademia dei Concordi, la Fondazione Sviluppo Polesine, CPSSAE, CPO – Ordine Avvocati Rovigo, Acli Padova, Acli Rovigo, Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Aqua Srl, e Parrocchia di San Bartolomeo. Carlo Alberto Schiesaro ha eseguito le riprese video. Fondazione Banca del Monte di Rovigo, inoltre ha concesso le immagini delle opere di Gabbris Ferrari, a cui la Rassegna è dedicata.
“Il mio ringraziamento va al Sindaco e all’Assessore alla Cultura e alla Fondazione Banca del Monte di Rovigo che, unitamente alla Fondazione Rovigo Cultura e agli altri partner sono vicini da sempre alla Rassegna Donne da Palcoscenico – ha dichiarato Ruggero Zambon, presidente Minimiteatri -. Riconoscono il ruolo di Minimiteatri nella cultura del territorio grazie anche alla capacità di interpretare i tempi con una visione sempre proiettata sul futuro.
Quest’anno il tema scelto dalla Agenda ONU 2030 è: l’UNIVERSO FEMMINILE NELLA FIABA e sarà declinato su un programma che ne testimonia la passione per il teatro e per il bello.”
La tematica centrale di questa 9^ edizione, che porta il sottotitolo Fiabe Favole Fantasia Invenzioni per lo Spirito, anche per quest’anno è improntata sulla rilettura dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile con focus sulla parità di genere, sull’attenzione ai luoghi e all’ambiente, sull’istruzione di qualità, sulla salute e il benessere della comunità e sulle città e comunità sostenibili, è l’universo femminile nella fiaba.
“Il progetto Donne da Palcoscenico vuole dar voce al femminile, mettendolo in dialogo con un maschile costruttivo e gentile, ha raccontato Letizia Piva, direttrice artistica di Minimiteatri.
Ed ecco, allora, la Fantasia che ci aiuta ad immaginare altri mondi e che, pur attraverso ostacoli e tentativi, realizza nuovi equilibri. Ed ecco, allora, il personaggio di Ofelia che, nella tragedia shakespeariana, è un mero oggetto tra le mani degli uomini della sua vita e ci insegna il valore della fragilità; ed ecco Shahrazàd che con la fantasia riesce a creare forza salvifica; ed ecco le invenzioni di giovani artisti che danno spazio al femminile; ed infine ecco fate e antichi racconti per i più giovani, per coltivare il cuore e lo spirito senza dimenticare di sognare”.
Il patrimonio immenso di fiabe e favole del mondo dà un’approssimativa idea dell’incredibile capacità umana di inventare storie. Ogni storia ha la sua ragion d’essere, la sua urgenza, il suo obiettivo; ogni storia comunica messaggi, educa, istruisce; ogni storia, in qualche modo, si realizza. La fantasia è il primo passo verso la creatività e la creatività è il nostro ponte verso un futuro migliore. Lasciarsi trasportare dalla fantasia è una virtù che i bambini cavalcano, che gli adolescenti temono e che gli adulti dimenticano.
Le fiabe e le favole contengono saperi archetipici che circolano nei miti e nelle tradizioni di ogni popolo e vanno, perciò, ascoltate e ad esse si può ricorrere per trasmettere anche l’indicibile.
Il femminile nella fiaba è molto rappresentato in tutte le sue declinazioni: dalle donne potenti e spietate alle vittime innocenti e pure, dalle ribelli alle eroine, dalle Malefiche alle Fate madrine… Per non parlare delle narratrici e scrittrici.