Secondo appuntamento domenica 13 ottobre in Auditorium Marco Tamburini di Rovigo della rassegna Musica e Poesia / Musica e Pittura 2024 organizzata da Conservatorio di Musica Francesco Venezze, Fondazione Banca del Monte di Rovigo e Accademia dei Concordi.
Tema della rassegna, per la parte letteraria, un omaggio alla figura di Giacomo Matteotti nel centenario
dell’uccisione. In questa sezione è stato volutamente introdotto, insieme alla partecipazione degli studenti del Conservatorio, il coinvolgimento attivo di studenti dei due licei cittadini “Celio-Roccati” e “Paleocapa” i quali hanno avuto così modo di approfondire argomenti legati alla vita e all’operato di Giacomo Matteotti.
Al termine della presentazione, svolta in un clima di grande attenzione da parte di tutto il pubblico, è seguita la pagina musicale offerta dall’affiatatissimo duo Claudia Lapolla violino e Marina Miani pianoforte. Il programma, volutamente ispirato a quelli cameristici diffusi nelle stagioni concertistiche dell’età di Matteotti, comprendeva l’imponente Sonata in si bemolle maggiore K 454 di Wolfgang Amadeus Mozart, scritta nel 1784 all’apice del classicismo viennese, e tre esempi di musica
italiana del primo Novecento: due Sonetti della Vita Nova musicati da Mario Castelnuovo-Tedesco dal modale sapore arcaico, tre dei Cinque Pezzi di Ottorino Respighi intrisi di intenso lirismo e, infine, sempre di Castelnuovo-Tedesco ,“Capitan Fracassa” un esempio di futurismo musicale del 1920, dedicato all’amico Alfredo Casella. Complessivamente quattro diverse tipologie di linguaggi – molto probabilmente ben noti a Matteotti
sia attraverso la musicale dimensione domestica arricchita da un fortepiano viennese del 1835, sia nei concerti da lui frequentati per il suo amore verso la Bellezza della natura e dell’arte – che Marina Miani e Claudia Lapolla hanno sapientemente espresso nella loro coinvolgente e puntuale concertazione, frutto anche del lavoro di ricerca condotto da Claudia, neodiplomata in Musica da camera con una tesi accademica dedicata alla storia di amicizia tra Castelnuovo-Tedesco e Casella, interrotta dal dramma delle leggi razziste e ripresa epistolarmente solo a fine guerra.
[A cura di Kammermusik del Conservatorio di Rovigo]