Le scoperte archeologiche del Polesine raccontate attraverso cinque cortometraggi
Un insieme di linguaggi che legano il passato al futuro, attraverso un percorso emozionale
Presentato sabato 25 gennaio in Pescheria Nuova a Rovigo il nuovo progetto ideato dal Museo dei Grandi Fiumi con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo
“Diari di scavo” è il progetto ideato dal Museo Grandi Fiumi che, attraverso una serie di cortometraggi, realizzati dai rodigini Camilla Ferrari e Alberto Gambato, porta alla luce le scoperte e le principali vicende archeologiche del Polesine, dagli ultimi decenni del Novecento fino alle indagini più recenti e aggiornate. Il progetto, che ha avuto l’autorizzazione del Ministero della Cultura, è sostenuto da Fondazione Banca del Monte di Rovigo in collaborazione con Fondazione Rovigo Cultura.
Cinque filmati, di circa cinque-sei minuti ciascuno, introducono la storia e i protagonisti degli scavi archeologici di Frattesina, Campestrin, Chiunsano, San Cassiano e Rovigo, nella provincia e nella città di Rovigo, da cui provengono i reperti esposti nelle sezioni museali. La narrazione avviene attraverso modalità evocative, emotivamente coinvolgenti, con alcune sequenze animate e musiche originali.
Nelle registrazioni sono stati coinvolti archeologi, ricercatori esperti e testimoni diretti, valorizzando le personalità che hanno contribuito a costruire l’identità del Polesine quale contesto archeologico di rilevanza internazionale. Sono state inoltre utilizzate risorse come riproduzioni di archeologia sperimentale, documenti d’archivio, rassegna stampa storica, fotografie d’epoca, cartografia antica e carte topografiche moderne, che a loro volta contribuiscono a comporre e alimentare il patrimonio culturale del Museo.
Un linguaggio innovativo per raccontare le scoperte negli anni di un Museo, fin dalla sua origine innovativo e interattivo, dove il visitatore può vivere un’esperienza di vera immersione nella storia. Esperienza che, chiunque potrà vivere anche dalla visione dei cortometraggi, fruibili in sequenza come racconto filmico di più ampio respiro, oppure singolarmente come brevi approfondimenti autoconclusivi.
Il progetto è stato presentato sabato 25 gennaio alla presenza dei rappresentanti dei partner istituzionali e delle autorità ad un interessato pubblico di cittadini, di scolaresche, di appassionati. Dopo la presentazione, la Pescheria Nuova è rimasta aperta durante tutto il fine settimana con la proiezione continuativa dei filmati visibili a tutti, con una buona affluenza del pubblico.
Di seguito la dichiarazione del Presidente della nostra Fondazione, Giorgio Lazzarini
<<La Fondazione Banca del Monte di Rovigo è impegnata a valorizzare il territorio polesano tutto ed il suo patrimonio culturale, in cui è compreso anche quello archeologico che è molto importante per definire una identità storica sociale e culturale che trova espressione nel Museo dei Grandi Fiumi. Ciò in linea con le finalità istituzionali del nostro Ente.
Il progetto “Diari di scavo” arricchisce i contenuti del Museo cittadino, già di per sé di valore, attraverso una comunicazione più accattivante e di più facile divulgazione, in linea con le innovative politiche delle esposizioni museali. Il progetto valorizza altresì l’impegnativo lavoro di conoscenza, approfondimento e passione delle diverse figure coinvolte negli scavi archeologici richiamati nei filmati oggi presentati.
L’auspicio della Fondazione è che tale progetto dia come frutto un incremento di interesse e di visitatori del Museo quale sito suggestivo e rappresentativo della città e del Polesine.
La Fondazione Banca del Monte di Rovigo, infine, non può non apprezzare i giovani artisti rodigini Camilla Ferrari e Alberto Gambato, che hanno già ottenuto riconoscimenti in campo nazionale per gli ottimi lavori svolti, come esempio per tutti i giovani polesani di ricercare nel territorio di origine spunti di attrazione per coltivare un proprio percorso professionale.
La Fondazione auspica l’impegno di tutte le realtà polesane affinchè si adoperino per la divulgazione dei filmati anche ideando percorsi didattici sui vari temi, che la Fondazione si rende disponibile a sostenere.>>