Finalisti e vincitori dell’edizione 2022 del concorso letterario Sergio Garbato

Fondazione Banca del Monte di Rovigo per la scuola

Concorso letterario “Sergio Garbato” – VII edizione / anno 2022

FINALISTI E VINCITORI, LA PARTECIPATA CERIMONIA IN ACCADEMIA DEI CONCORDI

Entusiasmo, emozione, sorprese e soddisfazioni per i venti giovani scrittori entrati nella rosa dei finalisti.

Ospite d’onore Camilla Ferrari.

Si è svolta nel primo pomeriggio di sabato 28 maggio, in Accademia dei Concordi, la finale del concorso letterario “Sergio Garbato”, rivolto agli studenti delle scuole superiori della provincia di Rovigo. Giunta alla settima edizione, l’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione Banca del Monte di Rovigo ha lo scopo di promuovere e valorizzare la scrittura e l’espressione giovanile tramite la forma del racconto, pur nel contesto scolastico. Dal 2018 il concorso è dedicato al prof. Garbato che è stato presidente della Giuria fin dalla prima edizione, oltre che personalità fondamentale per la vita culturale della città, nonché componente dell’Organo di Indirizzo della Fondazione, sostenitore convinto delle iniziative della Fondazione dedicate ai giovani.

La Sala Oliva ha accolto i giovani scrittori entrati nella rosa dei finalisti, accompagnati da familiari ed amici. Con loro gli insegnati e i dirigenti scolastici della scuola di appartenenza. Una grande soddisfazione per i ragazzi  partecipare alla cerimonia della finale durante la quale sono stati svelati i racconti vincitori!

Dopo i saluti del Vice Sindaco-Assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Rovigo, Roberto Tovo, di Isabella Sgarbi, in rappresentanza dell’Accademia dei Concordi,  di Virgilio Santato della Fondazione per lo sviluppo del Polesine, promotore, con la Fondazione Banca del Monte, del Maggio Rodigino, nel cui calendario è inserito l’evento della finale, il Presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Giorgio Lazzarini, ha ufficialmente aperto la cerimonia. In sala era presente anche la signora Sandra Garbato.

Doverosi da parte del presidente Lazzarini, dopo una breve presentazione del concorso, i ringraziamenti alla Giuria, per il prezioso e impegnativo lavoro di valutazione dei racconti, ma anche piacevole, a detta degli stessi componenti: Antonio Gardin, presidente, Claudio Garbato, Francesco Casoni, Giuseppina Papa.

A seguire è stato letto in sala il messaggio fatto pervenire dal presidente della Giuria, Antonio Gardin, impossibilitato ad essere presente. Le sue parole sono state in primis di plauso per gli studenti che hanno voluto  cimentarsi nella stesura del racconto che è << quanto di più complesso possa affrontare uno scrittore. Intanto bisogna avere una storia da raccontare, avere voglia di raccontarla>> e poi <<occorre sapere costruire la struttura del racconto, sapere gestire trama, intreccio, personaggi, tempi e luoghi della storia e il ruolo del narratore, il tutto in poche cartelle perché il racconto è caratterizzato dalla sua brevità>>.

Sono stati citati  i docenti e i dirigenti che hanno saputo motivare e incoraggiare gli studenti che hanno accolto l’invito a partecipare al concorso letterario “Sergio Garbato”, iniziativa pensata come opportunità per valorizzare i ragazzi che hanno voglia di raccontare e di mettersi alla prova.

Sono stati 76 gli elaborati valutati dalla Giuria, nella forma di racconto a tema libero e rigorosamente inedito, provenienti da sei istituti scolastici del territorio provinciale:

Liceo Bocchi-Galilei di Adria, IIS Primo Levi di Badia Polesine, Liceo Celio Roccati di Rovigo, Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo, IIS Viola-Marchesini, compreso Istituto per Geometri Bernini, di Rovigo,IIS De Amicis di Rovigo.

Di questi,  come da bando, gli istituti che hanno partecipato con il maggior numero di racconti in relazione al punteggio minimo raggiunto stabilito dalla Giuria, hanno ricevuto un riconoscimento in denaro. Riconoscimento che intende essere anche un tangibile sostegno al mondo della scuola da parte della Fondazione. Ecco le posizioni aggiudicate.

1° classificato pari merito

Istituto Istruzione Superiore “Viola-Marchesini” – Rovigo

Liceo Statale “Celio-Roccati” – Rovigo

 

 3° classificato 

Istituto Istruzione Superiore “Primo Levi” – Badia Polesine

 

La cerimonia è proseguita elencando i racconti finalisti – sono venti i selezionati valutati quali  migliori in una graduatoria che ha visto comunque punteggi mediamente alti – nominando i loro giovani autori, la scuola di appartenenza e i docenti di riferimento.

A ciascun finalista è stato consegnato un attestato con il quale la Fondazione Banca del Monte di Rovigo ha dichiarato che il racconto “è meritevole di pubblicazione”. La Fondazione ha, infatti,  confermato che nel prossimo autunno pubblicherà e presenterà al pubblico la raccolta dei racconti, come per le precedenti edizioni.

Di seguito i venti racconti finalisti (in ordine alfabetico per autore):                                    

Titolo del racconto Autore Classe Istituto scolastico Città Docente  referente
UNA SCIARPA PER SOGNARE CAPATO ALICE 3B SA IIS PRIMO LEVI ROVIGO SPIAZZI VALERIA
LA LUCE CHE RESTA CAVALLARO SOFIA 4C LICEO CELIO ROCCATI ROVIGO CALLEGARO LAURA
L’ULTIMA FARFALLA CELEGHIN VERDIANA 3B SU IIS PRIMO LEVI BADIA P. PATARINI CHIARA
SPENSIERATEZZA CROZZOLETTO LARA 3A IIS VIOLA MARCHESINI ROVIGO CORBO MARIDA
IL GIORNO DI SAN BARNABA FERRARESE ALFONSO 4B Cl LICEO CELIO ROCCATI ROVIGO ROMANO GIUSY
FAME DI VITA FORMIGARO CHIARA 4° SU IIS PRIMO LEVI BADIA P. ANTONIOLLI ROSANNA
IL GIOCO DELLA GUERRA FRACASSO LUCA 3G IIS VIOLA MARCHESINI ROVIGO CECILIATO PAOLA
UN FOGLIO BIANCO FURIN FABIO 3A IIS VIOLA MARCHESINI ROVIGO CORBO MARIDA
UNA STORIA DA BRIVIDI GALLO GIULIA 3A LICEO CELIO ROCCATI ROVIGO MUTTERLE M LODOVICA
LEZIONI DI EMPATIA GUIDORZI JACOPO 4B Cl LICEO CELIO ROCCATI ROVIGO ROMANO GIUSY
LA BELLA SCONOSCIUTA NACCARI GIULIA 4A L LICEO BOCCHI GALILEI ADRIA MAZZUCCATO SUSANNA
NO JUSTICE, NO PEACE OKEKE JENNIFER 3B LS LICEO PALEOCAPA ROVIGO BISI SOFIA TERESA
NASCITA PADOVANI LUDOVICA 4A IIS VIOLA MARCHESINI ROVIGO CORBO MARIDA
UN LUNGO VIAGGIO POPA ALEXANDRINA 3DSU LICEO CELIO ROCCATI ROVIGO ALLOLODI ANNA
LES JEUX SONT FAITS SERBENSKI ELEONORA 4DL LICEO CELIO ROCCATI ROVIGO VANZAN VIRGINIA
CIELO AZZURRO STOCCO ELEONORA 3B Cl LICEO CELIO ROCCATI ROVIGO CARRETTI LUCIA
PASSEGGIATA CON IMPREVISTO TIENGO EVA 4A L LICEO BOCCHI GALILEI ADRIA MAZZUCCATO SUSANNA
UN GIORNO D’INVERNO TOSI RICCARDO 4A IIS VIOLA MARCHESINI ROVIGO CORBO MARIDA
MI NEGARON DI ESSERE PADRE ZAGO MARTINA 3H IIS VIOLA MARCHESINI ROVIGO ARTIOLI MARINA
L’ULTIMO GIORNO ZANIRATO GIULIA 3D SU LICEO CELIO ROCCATI ROVIGO ALLOLODI ANNA

 

Prima di rivelare i racconti vincitori, però, il Presidente ha annunciato che la Giuria ha riservato una menzione speciale al racconto “No justice, no peace” di Jennifer Okeke, studentessa della classe III B LS del liceo scientifico Paleocapa. Il giurato Francesco Casoni ha letto la motivazione del riconoscimento:

“Chi sono e qual è il mio posto nel mondo?”
E’ soprattutto l’adolescenza il periodo della vita in cui questo genere di domande cercano incessantemente risposta. Ma per alcune ragazze e ragazzi la ricerca dell’identità passa attraverso altri interrogativi, di non facile soluzione.
E’ il caso della protagonista di questo racconto, che sente di essere italiana, ma sulla propria carta d’identità vede riportata un’altra nazionalità. E che, oltre a questo, affronta le conseguenze dei pregiudizi. La sua non è certo una storia isolata: sono migliaia le ragazze e i ragazzi che sono nati nel nostro paese, che studiano, hanno amicizie, partecipano alla vita della comunità, che si sentono italiani, ma formalmente non lo sono.
Al centro del racconto, però, c’è semplicemente una storia d’amore tormentata, anche se non tragica. Qui l’ostacolo alla felicità dei protagonisti è l’ostilità che nasce dal razzismo. Che pone i protagonisti – e di conseguenza il lettore – di fronte alle difficoltà, alla sofferenza, alle paure di chi deve scalare muri, sfidare convenzioni, perfino scontrarsi con la propria famiglia. Pur di affermare il diritto di vivere liberamente il proprio amore e difendere i propri diritti.
Insomma, una storia semplice, ma in cui si sentono gli echi di narrazioni eterne. E soprattutto capace di calare nella vita quotidiana un grande tema dei nostri giorni. Dandogli un volto, una vita e un’emozione.

Infine, la proclamazione dei vincitori. 

Un ringraziamento particolare a Camilla Ferrari, ospite d’onore, che ha accolto l’invito della Fondazione a partecipare all’evento, interpretando un passaggio di ognuno dei racconti premiati.

 

Al 1° posto il racconto “La luce che resta” di Sofia Cavallaro, studentessa della classe III C del liceo Celio-Roccati

Motivazione della Giuria

Si possono raccontare i sentimenti? Certamente, perché raccontare storie è prerogativa umana, il più umano dei poteri, un potere quasi divino. Ma una storia senza i vissuti di chi la vive diventa una vuota raccolta di fatti.

Dentro “La luce che resta” ci sono tutti gli ingredienti di un racconto perfetto: una struttura ben congegnata, personaggi vivi e credibili, vissuti intensi e autentici.

Vi si intrecciano esperienze terribili, cadute vertiginose e riscatti che sembrano impossibili ma poi … Pietro racconta la sua storia, confessa i suoi tormenti, le sue sofferenze e Caterina li accoglie come doni preziosi e si compie una catarsi.

Il contesto è la scuola che sa far entrare la vita, quella dei ragazzi che cercano attenzione che vogliono di più delle informazioni, delle nozioni. Vogliono andare oltre e in profondità, vogliono capire cosa ci fanno lì tra i banchi, chi sono e quale sarà il loro posto nel mondo. E’ quindi una storia di formazione, di crescita, di ricerca, di confronto e incontro e … di cura.

I personaggi sono delineati con tratti essenziali ed efficaci e sono resi vivi e autentici dai dialoghi che tracciano caratteri e manifestano vissuti meglio di qualsiasi descrizione.

Al 2°posto il racconto “Il giorno di San Barnaba” di Alfonso Ferrarese della classe IV B liceo “Celio-Roccati”.

Motivazione della Giuria

Dante Alighieri  descrive la sua esperienza di cavaliere fenditore, guelfo alla battaglia di Campaldino.  Ventiquattrenne,   esperto combattente, è impegnato in prima linea alla conquista di Arezzo ghibellina, conquista importante per Firenze, per ampliarne  il potere in Toscana.

Dante descrive le tattiche e le strategie militari pianificate per vincere,  e contemporaneamente analizza i suoi sentimenti e quelli dei suoi commilitoni: ansie, timori  per la propria vita, speranza di vincere, incoscienza dei più giovani ed inesperti. Ricorda i frati che distribuivano le ostie consacrate  prima della battaglia e la preghiera che rivolge alla Madonna.

La battaglia cruenta è vinta, sul campo c’è l’inferno: orrore, morti uomini e cavalli, feriti, puzza di sangue. Si immedesima in Enea, virgiliano, nella discesa dell’Ade.

 Ormai  l’11 giugno 1289, giorno di San Barnaba, sta  finendo e il suo sguardo si innalza  al cielo  a rimirare  le stelle.

Una lettura piacevole e  rispettosa della storia, scritta  con gli occhi di un poeta.

Si è classificato al 3° posto il racconto “Fame di vita”  di Chiara Formigaro, studentessa della classe IV  SU dell’IIS “Primo Levi”.

 Motivazione della Giuria

Al centro del racconto, che si dipana in forma scorrevole e vivace, sta il disagio di non accettare se stessi, il proprio corpo, un male assai diffuso nel nostro tempo. C’è una drammatica distanza fra quello che siamo e quello che invece vorremmo essere.

Per rendere più gradevole a se stessa il proprio aspetto, l’autrice oscilla fra le diete più severe e l’istinto insopprimibile di riempire lo stomaco. Il dispiacere e l’ansia turbano le sue giornate e solo l’altruismo dell’amica del cuore le restituisce gioia e serenità.

Al termine della cerimonia, non prima della foto di rito, il Presidente, complimentandosi con tutti gli studenti per il loro impegno ed il risultato raggiunto, ha dato ai venti giovani scrittori l’arrivederci al prossimo autunno.