Premiazione del concorso letterario “Sergio Garbato” – 10° edizione/anno 2025

Fondazione Banca del Monte di Rovigo per la scuola

Concorso letterario “Sergio Garbato” – X edizione / anno 2025

La cerimonia di premiazione del concorso letterario  si è tenuta mercoledì 28 maggio all’Urban Digital Center

 L’iniziativa della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, dedicata a Sergio Garbato, riservata agli studenti delle scuole superiori della provincia di Rovigo, ha presentato i venti finalisti e premiato i migliori racconti della decima edizione. La cerimonia si è tenuta all’Urban Digital Center nel pomeriggio di mercoledì 28 maggio, inserita nel calendario del Maggio Rodigino e con il patrocinio del Comune di Rovigo. Entusiasmo ed emozione dei ragazzi protagonisti e del pubblico in sala.

Nel pomeriggio di mercoledì 28 maggio, all’Urban Digital Center di Rovigo, si è tenuta la finale della decima edizione del concorso letterario “Sergio Garbato”. Un traguardo importante per l’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione Banca del Monte di Rovigo rivolta agli studenti delle scuole superiori del territorio provinciale con lo scopo di promuovere e valorizzare la scrittura e l’espressione personale giovanile tramite la forma del racconto. Nato nel 2015, dal 2018 il concorso è intitolato al prof. Garbato, importante personalità per la vita culturale della città, già presidente della Giuria fin dalla prima edizione e già componente dell’Organo di Indirizzo della Fondazione e, in seno a questa, convinto sostenitore dei progetti della Fondazione dedicati ai giovani.

A condurre la cerimonia il presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo Giorgio Lazzarini, dopo aver lasciato la parola alle autorità presenti, assessore comunale Giuliana Bregolin,  presidente dell’Accademia dei Concordi Pier Luigi Bagatin,  presidente della Fondazione per lo sviluppo del Polesine Elisabetta Lorenzetti.

Dopo una breve presentazione del concorso, dalla scorsa edizione aperto a tutte le classi, il presidente, ringraziando per il lavoro, ha presentato i componenti della Giuria: Francesco Casoni, presidente, Antonio Gardin, Claudio Garbato, Giuseppina Papa.

Invitato dal presidente Lazzarini a portare alcune considerazioni sul concorso, Francesco Casoni ha espresso i personali ringraziamenti ai componenti della Giuria con cui ha condiviso <<il piacere e il carico di una scelta non facile ma il cui lavoro ha portato ad una conclusione condivisa basata su confronti e scambi di opinioni>>. Il presidente della Giuria ha ritenuto di spiegare i criteri con cui i racconti sono stati giudicati, sia per ragioni pratiche sia per dare un feedback. <<Sono tre: la qualità della scrittura, la narrazione, l’originalità. Un buon racconto>> ha spiegato Casoni, che è anche scrittore, <<è un ingranaggio di questi elementi, se uno manca la “macchina” non funziona>>. Ha concluso invitando i giovani autori a non “mettere via” i racconti indipendentemente dalla classifica conquistata <<fateli leggere alle persone che vi stanno a cuore o anche alle persone di cui temete l’opinione e accogliete i suggerimenti che sono sempre ottimi ingredienti per migliorare, imparare e crescere>>. Ha inoltre anticipato che il “podio” dei premiati è allargato con menzioni speciali in cui rientra quella della Giuria e quella de Il Gazzettino.

Ivan Malfatto, della Redazione di Rovigo, ha spiegato che, diversamente dalla Giuria, il criterio con cui è stato scelto il racconto meritevole della menzione è quello del <<maggiore impatto emotivo, rimanendo impressionato dalla capacità introspettiva dei ragazzi e dai contenuti trattati nei racconti>>.

Il presidente Lazzarini ha poi introdotto il prof. Paolo Scorzoni per la sua prolusione “L’Intelligenza Artificiale nella produzione letteraria”. Il tema della AI, filo conduttore del Maggio Rodigino, è stato declinato dal docente e formatore di didattica attiva e digitale in relazione alla scrittura e ai giovani. <<Chi scrive ha un bisogno creativo, di mettere al mondo qualcosa che prima non esisteva. Il bisogno di scrittura si può coniugare con l’Intelligenza Artificiale>> espone Scorzoni <<se la utilizziamo non tanto come spinta creativa  ma come mezzo per migliorare. L’AI non può sostituire né il docente né lo stesso processo creativo personale ma può essere un aiuto intelligente se sappiamo interpretare le risposte che fornisce per ritornare poi alla elaborazione del testo. L’Intelligenza Artificiale può anche fare la funzione di editing tenendo presente però che ci dà sempre ragione e che con essa non ci si può confrontare; ne consegue che non ci aiuta a cambiare mai idea e che non possiamo perciò comprendere quando sbagliamo>>.

Sono stati poi riportati i dati dell’edizione 2025: 119 racconti, di cui gli autori sono 65 ragazze e 54 ragazzi, nella forma di racconto breve a tema libero e rigorosamente inedito, provenienti da 7 istituti scolastici del territorio provinciale:

Liceo Bocchi-Galilei di Adria

ENAIP di Rovigo

IIS De Amicis di Rovigo

IIS Primo Levi di Badia Polesine

Liceo Celio Roccati di Rovigo , con i vari Indirizzi

IIS Viola-Marchesini di Rovigo, compreso ITA Munerati di S. Apollinare

Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo, con i vari Indirizzi

Sono stati premiati gli istituti che, come da bando, hanno presentato i migliori racconti in relazione al numero di partecipazione. Di seguito le posizioni aggiudicate:

1° classificato Liceo scientifico “P. Paleocapa” – Rovigo

2° classificato Istituto Istruzione Superiore “Viola-Marchesini”  – Rovigo

3° classificato ex aequo Liceo “Bocchi – Galilei” di Adria e Liceo “Celio-Roccati” di Rovigo

A questi istituti scolastici la Fondazione Banca del Monte di Rovigo, per confermare la sua vicinanza e il suo sostegno al mondo della scuola, ha assegnato premi in denaro, rispettivamente di 900, 700 e 350 euro.

finalisti concorso Garbato edizione 2025Sono stati quindi presentati, tra gli applausi della sala, i venti giovani autori finalisti con riferimento alla scuola di appartenenza e ai docenti di riferimento.

A ciascun finalista è stato consegnato un attestato con il quale la Fondazione Banca del Monte di Rovigo ha dichiarato che il racconto “è meritevole di pubblicazione”. La Fondazione ha, infatti, preso l’impegno di dare alla stampa anche per quest’anno la raccolta dei racconti, che sarà presentata al pubblico nel prossimo autunno. Tutti i racconti finalisti saranno a breve anche pubblicati sul sito della Fondazione. Insieme agli attestati i ragazzi hanno ricevuto una copia del libro edito dalla Fondazione “Grazie professore” che riporta numerosi articoli su temi diversi scritti in dieci anni dal prof. Luigi Costato, sotto la cui presidenza è nato il concorso.

L’impegno della Fondazione per divulgare l’iniziativa, trovando sempre nuove modalità comunicative, e nel contempo per gratificare i ragazzi trova la collaborazione del quotidiano il Gazzettino di Rovigo, che da diversi anni dedica ai migliori elaborati una speciale rubrica “I racconti dell’estate” e, da questa edizione, di Radio Kappa con una iniziativa che vedrà protagonisti gli autori dal prossimo ottobre. In proposito è intervenuta Micol Andreasi annunciando che la Radio utilizzerà criteri ancora differenti per selezionare i racconti su cui costruire podcast: << saranno selezionati i più radiofonici ovvero quelli che si presteranno alla drammatizzazione e all’ascolto, i più emozionanti, “pescando” anche oltre i venti finalisti>>. La referente di Radio Kappa ha inoltre comunicato che un podcast speciale sarà riservato alla figura di Sergio Garbato.

Passando finalmente al momento della premiazione, i racconti che hanno meritato la menzione sono: “Or, di donne un canto lontano” di  Francesco Chieregato, studente della classe VA Indirizzo Classico del liceo Celio Roccati (segnalazione de “Il Gazzettino”) e “Quella mattina del 1941” di Noemi Rodighiero, della classe I B Scienze Applicate del liceo scientifico Paleocapa (segnalazione Giuria).

Le motivazioni sono le seguenti:

-menzione della Redazione de Il Gazzettino al racconto “Or, di donne un canto lontano”, letta da Ivan Malfatto: Preciso come un articolo di cronaca, emozionante come un racconto letterario, d’impatto come un saggio di denuncia sociale, ha tutte le caratteristiche per appassionare il lettore.

menzione speciale della Giuria del concorso al racconto  “Quella mattina del 1941” è stata letta da Giuseppina Papa, componente la Giuria: Il racconto, scritto correttamente, in un linguaggio scorrevole, è una pagina di storia ambientata nel 1941, nel tristemente famoso lager di Dora-Mittelbau, dove i prigionieri costruivano armi. Il protagonista è un soldato addestrato a scegliere i prigionieri: chi diventerà un lavoratore e chi morirà, in quanto bambino o inabile. Svolge il suo lavoro malvolentieri, ma teme di essere ucciso in caso di una sua ribellione. Passano gli anni e un giorno deve mandare a morte una bambina, figlia di una semita, che è sua figlia. Decide che la vita di sua figlia è più importante della sua e di notte libera tutti i bambini e i non abili al lavoro, difendendo la loro fuga contro i soldati aguzzini. Ferito si risveglia, eroe, in un ospedale degli alleati.

Ha contribuito ad emozionare i presenti, e naturalmente i finalisti, il momento in cui Lucia Bellini, gradita ospite della Fondazione, ha dato voce ad un breve brano tratto da ognuno dei racconti premiati per poi lasciare spazio ai singoli componenti della Giuria che hanno riportato la motivazione del premio.

Al terzo posto si è classificato il racconto “Esther e Ietro Alkalai” di Luca Guidorzi, studente del liceo Celio-Roccati, classe IV B indirizzo Classico con la seguente motivazione letta da Antonio Gardin: “Ester e Ietro Alkalai” racconta fatti drammatici visti dagli occhi innocenti e curiosi di una bambina: una storia di vita famigliare nel periodo del ventennio fascista e dell’occupazione nazista narrata con efficace leggerezza. Fatti di vita ordinaria in tempi difficili e tragici. La figura centrale del padre barbiere viene descritta in due fasi che la bambina riesce a distinguere chiaramente leggendo comportamenti e umori: un primo periodo di chiusura nel proprio sicuro contesto lavorativo (la barberia) e famigliare rispetto a quanto di grave succede intorno (la dittatura fascista) e il successivo periodo della consapevolezza e dell’impegno attivo anche se schivo e segreto contro un regime opprimente e violento. Il cambiamento avviene quando il padre, con genialità e discrezione, riesce a portare in salvo in Svizzera la coppia di giovani coniugi ebrei che ospita in un suo piccolo appartamento rischiando la vita.La bambina narratrice entra nella storia con i suoi vissuti e le sue emozioni con la curiosità di capire le ragioni dei fatti che vede scorrere davanti ai suoi occhi. Ma non sa come è andata la fuga di Ester e Ietro fino a quando, le loro grosse valigie nascoste in casa, diventano il segno concreto di un lieto fine da fiaba “… una donna ben vestita e con un portamento fiero, pochi giorni dopo il 25 Aprile, arrivò su una costosa macchina Ardea nera per conto degli Alkalai e prese le valigie per portarle ai proprietari. E questo mi tolse un gran peso dal cuore …”. La narrazione è essenziale, efficace e coinvolgente sviluppata in modo equilibrato nel ritmo dei ricordi che si susseguono nella memoria della bambina. Una prova di racconto superlativa che riesce a catturare l’attenzione del lettore nel comprendere e ricostruire contesto e fatti di storia recente ancora vivi e trasmettere un messaggio di grande valore civile e umano.

Si è classificato al secondo posto il racconto “Nessuna pietà” scritto da Alessandro Tiupa della classe I B Scienze Applicate del liceo scientifico “Paleocapa”. La motivazione letta da Claudio Garbato è la seguente. Composizione di alto livello espressivo, scorrevole nella forma e percorsa da alta tensione narrativa. Il titolo del brano porta con sé un denso grumo di dolore, che poi si svela nel corso dello svolgimento in tutta la sua durezza e crudeltà. L’avvio è assai originale: chi scrive sente di essere piccola parte di un’immensa umanità, paragonata ad un oceano, che nelle vicende più drammatiche scuote e agita furiosamente la storia dei viventi. L’autore narra in prima persona la sua storia personale che via via si fonde totalmente in quella del suo paese in guerra, una guerra voluta da chi sta lontano dalle sofferenze e dal dolore di chi la combatte sul campo. L’ambiente che fa da sfondo è quello dell’“operazione speciale” della Federazione Russa contro l’Ucraina, colpevole di difendere la propria indipendenza dal governo russo. Il protagonista è uno dei tanti soldati russi, costretto a indossare la divisa e a usare le armi dalla sua condizione familiare, duramente provata dalla morte del capofamiglia e dalla necessità di sopravvivenza. Il motto è quello che recita il titolo: “senza pietà”. Per questo, pur combattuto profondamente tra la legge di guerra e l’umano senso di pietà, l’attore principale di questa storia uccide un povero bambino di pochi anni, sopravvissuto a una strage a Kharkiv. Prima di compiere l’atto criminale, il nostro attore  entra in crisi, ma in pochi secondi decide comunque di uccidere. Il seguito della storia è una sequenza tragica di domande che interroga la coscienza e la spietata logica di guerra: come giustificare tanta crudeltà?

Infine, la proclamazione del primo classificato dell’edizione 2025: “Un cimelio di famiglia” di Linda Milani della classe  V A dell’IIS Viola- Marchesini. Questa la motivazione di Francesco Casoni, che ha consegnato il premio insieme alla signora Sandra Olivo Garbato: Ci sono storie ben costruite e avvincenti, storie scritte con grande cura e infine storie abbastanza originali da rimanere impresse nella memoria. Questa storia ha tutte e tre queste caratteristiche. Ci conduce senza fretta, seguendo la protagonista, in una vecchia soffitta, lasciandoci pregustare quali meraviglie potranno emergere dai bauli polverosi appartenuti ai nonni. E quindi ci stupisce con una “storia nella storia”, che affonda le radici nella Storia con la “S” maiuscola e nell’orrore della Prima Guerra Mondiale. Lo fa attraverso le lettere di un soldato al fronte, ricordandoci come le guerre distruggono e sfregiano le vite di centinaia di migliaia di persone. Lettere in cui compare anche uno tra i massimi protagonisti della letteratura del Novecento, il poeta Giuseppe Ungaretti, qui capace di guidare con i propri versi un uomo sprofondato nell’Inferno delle trincee. E infine ci sorprende di nuovo, svelando una piccola storia di famiglia, capace, certo, di commuoverci, ma anche di ricordarci quanto le vite dei nostri genitori, dei nostri nonni e dei nostri bisnonni – ma anche le vite di tutti noi, oggi, nel presente – siano inestricabilmente intrecciate con le grandi vicende del passato. Capace, insomma, di riportare al centro della Storia (con la “S” maiuscola”) non le battaglie di eserciti o i destini degli Nazioni, ma quella famiglia umana che da migliaia di anni costruisce la Storia ad ogni latitudine e di cui tutti possiamo sentirci parte.

Ai vincitori è andato un riconoscimento in denaro di euro 250, 200 e 150 rispettivamente per il 1°, 2° e 3°posto in classifica.

Al termine della cerimonia il Presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, complimentandosi con tutti gli studenti per il loro impegno ed il risultato raggiunto, ha dato ai giovani scrittori e al pubblico in sala l’arrivederci al prossimo autunno. Non senza prima aver condiviso l’osservazione di Francesco Casoni <<che tutti e cinque i racconti premiati parlano di guerra, attuale o del recente passato, fatto che inquieta perché reale, attuale o storia da cui non abbiamo imparato, e i ragazzi forse ci stanno dicendo che dovremmo provare a fare qualcosa>>.

 

Di seguito i venti finalisti (in ordine alfabetico per autore) e i premiati:

Autore

Titolo del racconto Istituto scolastico Classifica
BAGATIN GIOVANNI MNEMOSINE 1ACLASS LICEO CELIO ROCCATI
BERTAZZO ANITA CONTAMINATI 5BCLASS LICEO

CELIO ROCCATI

BERTAZZO CECILIA COME GHIACCIO TRA LE MANI 5ACLASS LICEO

CELIO ROCCATI

CALLEGARI VITTORIA LA BELLEZZA DELLA PIOGGIA 3BSA LICEO SCIENTIFICO PALEOCAPA
CHIEREGATO FRANCESCO OR, DI DONNE UN CANTO LONTANO 5ACLASS LICEO

CELIO ROCCATI

MENZIONE

IL GAZZETTINO

DE MARTINO GABRIELE IL CANTO DELLE OMBRE 1BSA LICEO SCIENTIFICO PALEOCAPA
FRIGATO MARCO IL VIAGGIO DELLA MEMORIA 3BSA LICEO SCIENTIFICO PALEOCAPA
GALLO SARAH POLAROID 2ACLASS LICEO

CELIO ROCCATI

GHIOTTO ELENA IL GIOCO DELLA VITA 1BSA LICEO SCIENTIFICO PALEOCAPA
GUIDORZI LUCA ESTHER E IETRO ALKALAI 4BCLASS LICEO

CELIO ROCCATI

 3° POSTO
LA PAGLIA ALBERTO L’ARTISTA 5ACLASS LICEO CELIO ROCCATI
MILANI LINDA UN CIMELIO DI FAMIGLIA 5A IIS VIOLA MARCHESINI  1° POSTO
NICOLI ILARIA UNA BAMBINA E UN BAMBINO 3DR IIS DE AMICIS
PEI GANG CHEN IL MONDO AL DI FUORI DAL POZZO 2 ANNO ENAIP
RANDAZZO FRANCESCO LA NUOVA ALBA 5A LING IIS PRIMO LEVI
RODIGHIERO NOEMI QUELLA MATTINA DEL 1941 1BSA LICEO SCIENTIFICO PALEOCAPA  

MENZIONE GIURIA

ROSSI ELEONORA VOLEREVO SOLO…VIVERE 4ISS LICEO SCIENTIFICO PALEOCAPA
SCHILLACI PELA’ EMMA MARIAPIA PENNIES FROM HEAVEN 5BCLASS LICEO

CELIO ROCCATI

SILVESTRIN SOFIA COME ICARO 3B LING LICEO

BOCCHI GALILEI

TIUPA ALESSANDRO NESSUNA PIETA’ 1BSA LICEO SCIENTIFICO PALEOCAPA  2° POSTO