“Musica e Poesia / Musica e Pittura”. L’edizione 2024 è dedicata a Giacomo Matteotti e al patrimonio artistico dell’Accademia

MUSICA E POESIA / MUSICA E PITTURA 2024

A partire da domenica 6 ottobre, sono otto gli appuntamenti domenicali di Musica e Poesia / Musica e Pittura 2024 e tutti avranno luogo presso l’Auditorium Marco Tamburini del Conservatorio con inizio alle ore 11.00. L’ingresso è libero e gratuito, senza prenotazione.

Protagonisti degli incontri-concerto sono i giovani, studenti del conservatorio rodigino “F. Venezze” e dei due licei cittadini “Paleocapa” e “Celio-Roccati”, coinvolti attivamente sia nella programmazione che nella esposizione al pubblico e nella esecuzione. I giovani allievi del Conservatorio intervengono in tutti gli appuntamenti musicali. Gli alunni dei due licei sono attivi nel primo ciclo dedicato a Giacomo Matteotti, nel centenario della sua uccisione, e incentrato sulle virtù (il dettaglio nel programma).

La copertina del libretto di sala della rassegna. Sarà distribuita al pubblico gratuitamente agli incontri-concerto.

Con questa rassegna i tre enti organizzatori, Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze”,  Fondazione Banca del Monte di Rovigo e Accademia dei Concordi, che sempre ricercano concordemente nuovi temi da proporre al pubblico, non potevano non offrire il proprio contributo, in collaborazione con i citati licei e con il Conservatorio, per omaggiare e ricordare la figura del grande polesano con argomenti che, attingendo dalla storia e declinati anche sotto l’aspetto letterario, costituiscono pure spunti di riflessione inseriti nell’attualità.

Come da consuetudine, ogni concerto è preceduto da una breve relazione. Per Musica e Poesia si alterneranno, nei primi quattro appuntamenti, come già detto, gli studenti dei due licei, mentre la seconda parte, Musica e Pittura dedicata alla preziosa raccolta di stampe dell’Accademia dei Concordi, vedrà l’avvicendarsi di personalità cittadine afferenti al mondo culturale, scientifico ed accademico.

La duplice rassegna, attesa ed apprezzata dal pubblico, mantiene salde le finalità che la caratterizzano fin dall’origine: offrire alla cittadinanza momenti culturali di qualità, insieme ad opportunità di conoscenza e allo stesso tempo di socialità; valorizzare i giovani, il loro impegno ed il loro talento, in particolare i talentuoso studenti del Conservatorio Venezze che hanno l’opportunità di esperienze professionalizzanti; dare riconoscimento agli enti formativi e ai docenti, insieme ai loro dirigenti; disvelare il patrimonio artistico dell’Accademia dei Concordi; far conoscere figure importanti della nostra realtà cittadina; dare dimostrazione di un lavoro di squadra con obiettivi comuni a beneficio della città tutta.

Programma

Domenica 6 ottobre, il primo impaginato musicale, dal titolo “Presto con fuoco”, è emblematicamente dedicato alla figura di Ildebrando Pizzetti, principale fautore della riforma degli studi musicali elaborata nel corso degli anni Venti, ma anche impegnato nel recupero e trascrizione “da concerto” di composizioni degli antichi maestri italiani come Francesco Maria Veracini di cui sarà proposta la Sonata op.1 n.6. Ad essa seguirà la monumentale Sonata in la maggiore per violino e pianoforte scritta nel 1919 nella quale Pizzetti fa seguire, al drammatico e ieratico Tempestoso di apertura, la dolcissima Preghiera per gli innocenti, vero e proprio tombeau in memoria dei caduti della Grande Guerra, per lasciare poi spazio a lumi di speranza attraverso temi e ritmi del “patrimonio del popolo” – per usare le parole di Matteotti – che si susseguono nel “vivo e fresco” movimento finale. Interpreti Domenico Nicola Percetti violino e Giuseppe Fagnocchi pianoforte.

La prima relazione letteraria Il coraggio di due vite è dedicata a Giacomo e Velia Matteotti;  è affidata agli studenti di V A Classico del liceo Celio-Roccati coordinati dalle docenti Chiara Bartolozzi e Anna Recca.

Domenica 13 ottobre il tema “Adagio” propone l’ascolto “comparato” tra l’ampia Sonata K 454 di Wolfgang Amadeus Mozart, capolavoro del classicismo concertante, e alcune brevi proposte dell’”età di Matteotti” richiamanti le raffinate radici letterarie e musicali fondanti l’italianità con tre dai Cinque Pezzi per violino e pianoforte di Ottorino Respighi e due dai Quattro Sonetti dalla Vita Nova di Mario Castelnuovo-Tedesco di cui è presentato anche il brevissimo Capitan Fracassa, da eseguire “eroicomicamente”. Si tratta di una pagina di futurismo musicale risalente al 1920 e dedicata all’amico Alfredo Casella col quale i rapporti furono interrotti a seguito delle leggi razziste che costrinsero l’ebreo Castelnuovo-Tedesco a emigrare degli Stati Uniti e che toccheranno anche la vita di Casella la cui seconda moglie era anch’ella ebrea. Alcuni aspetti della storia di questa amicizia sono il frutto della ricerca confluita nella tesi di diploma accademico di Claudia Lapolla che sarà protagonista del concerto al violino insieme a Marina Miani pianoforte.

La relazione letteraria, dal titolo “Giustizia” è a cura degli studenti di V A Scienze Applicate del liceo scientifico Paleocapa coordinati dal docente Ermanno Ferretti.

Domenica 20 ottobre il tema “Precipitando” propone un multiforme intreccio di rapidi disegni musicali dell’Italia tra fine Ottocento e prima parte del Novecento, esperienze sicuramente legate anche all’universo sonoro delle famiglie Matteotti e Titta, ben rappresentato in un’altra tesi accademica del Venezze, quella della studentessa Du Yuqi. Si tratta di liriche vocali musicate da Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti e Giacomo Puccini, con testi attinti sia dalle fonti del passato, nella fattispecie Boccaccio e Dante, quest’ultimo ripreso da Ghislanzoni, sia dai contemporanei come D’Annunzio, oltre a due gemme pianistiche sempre di Puccini e alla più tarda Lullaby per clarinetto e pianoforte di Mario Castelnuovo-Tedesco risalente al periodo americano.

La formazione del Venezze per questo appuntamento è composta da Matteo Urbani tenore, Nicolò Perlari clarinetto e Carlo Alberto Bacchi pianoforte.

Il retro del programma di sala riproduce l’immagine del monumento a Giacomo Matteotti, opera di Augusto Murer (1978). Il monumento si trova a Rovigo nella piazza omonima. “Uccidete me la l’idea che è in me non la ucciderete mai”.

Il socialismo pedagogico (Democrazia) è il titolo della terza relazione letteraria proposta dagli studenti di V C Scienze Umane del Celio-Roccati coordinati dalle docenti Serena Peruch e Floriana Veratelli.

Domenica 27 ottobre con “Marcia al supplizio” si giunge all’ultima “puntata” dedicata a Giacomo Matteotti, alle sue riflessioni sulla Bellezza e sull’istruzione ma anche al suo sacrificio. Ancora una volta la scelta di apertura del programma è indirizzata alla classicità della Sonata per violino e pianoforte K 379 di Wolfgang Amadeus Mozart, “contrappuntata” a quella che fu l’ultima composizione di Claude Debussy, la sofferta Sonate n. 3 pour violon et piano, combattimento interiore in un corpo irrimediabilmente malato e in un mondo terribilmente destrutturato in cui i frammenti di linguaggi musicali del passato e del presente compaiono e scompaiono nella minaccia e consumazione di un supplizio senza fine che caratterizzerà anche i decenni successivi. Il riferimento al compositore ebreo Leone Sinigaglia (qui rappresentato da una composizione giovanile quali due dei Drei Lyrische Stücke op. 12 risalenti al 1898) è un’immagine fortissima: rimasto in Italia durante la seconda guerra mondiale fu individuato dalle forze naziste e morì d’infarto durante la cattura nel 1944.

Protagonisti gli studenti del Conservatorio Silvia Muscarà violino e Margherita Di Canio pianoforte.

La quarta e ultima relazione letteraria, “Libertà. 1924: il delitto Matteotti, la dittatura e il bavaglio all’informazione” è a cura degli studenti di V A indirizzo tradizionale del liceo scientifico Paleocapa coordinati dalle docenti Valentina Barin e Sofia Teresa Bisi.

 

Domenica 10 novembre la rappresentazione musicale de “La chitarra nella musica da camera italiana tra XVIII e XIX secolo” offre due esempi dell’intimo e lirico colloquio domestico che può scaturire dall’incontro di un piccolo ensemble d’archi con la chitarra: decisamente interiore nel Terzetto concertante MS 114 di Nicolò Paganini esso si apre alla “meraviglia” del folklore iberico nel Quintetto G 448 “Fandango” di Luigi Boccherini, ma rimarrà pur sempre un’esperienza, di grande raffinatezza e cesellatura delle singole parti e dell’insieme, circoscritta ad un determinato mondo e momento storico, destinata a non decollare verso le ampie platee di virtuosismo concertistico del XIX secolo. Protagonisti del Conservatorio Venezze Domenico Nicola Percetti e Giacomo Catana violini, Chiara Meneghinello e Elena Meneghinello viole, Luca Dondi violoncello, Eugenio Coletti e Manuel Trejo Barrios chitarre.

Si apre in questa giornata la parte dedicata alle stampe dell’Accademia dei Concordi con “La rappresentazione del corpo umano nelle immagini della Concordiana”, relatore Giovanni Boniolo.

Domenica 17 novembre il percorso musicale, in parallelo alle suggestioni del titolo della relazione astronomica, ha come tema “Nuovi idiomi e nuove interpretazioni” e consiste nella presentazione di due ampie sonate accomunate tra loro dall’inserimento e conseguente trasformazione dell’impianto sonatistico classico e mitteleuropeo in nuovi ambienti timbrici, melodici, armonici e ritmici. Se la Sonata op. 45 di Edvard Grieg amplia lo spettro di diffusione geografica tardo ottocentesca della sonata per violino e pianoforte fino alle periferie d’Europa, è dall’Est ancora più estremo che giunge oltre mezzo secolo dopo, con la Sonata in do maggiore op. 119 (1949) la drammatica voce di Sergei Prokofiev e del popolo russo, con la più grave voce del violoncello amalgamata ad un pianoforte ben più denso rispetto a quello ad ampi tratti filigranato di Grieg. Sul palco del “Tamburini” si alterneranno il duo Federico Rossi violino e Margherita Di Canio pianoforte con il duo Michele Ballo Bertin violoncello e Stefano Rizzato pianoforte, tutti studenti del Venezze.

Il relatore Roberto Ragazzoni presenta “Abbandonati dalla luce, ripagati da nuovi mondi”.

Domenica 24 novembre il tema “Vivaldi secondo Vivaldi” è proposto dai violini barocchi del Conservatorio Venezze che, sotto la guida di Federico Guglielmo, rappresentano un fondamentale punto di riferimento di questo specialistico settore didattico e di ricerca attivissimo e in continua evoluzione. Nel programma essi si avvarranno anche delle interpretazioni di Benedetta Zanzotto soprano, protagonista della Cantata RV 651 “Amor hai vinto” di Antonio Vivaldi, e di Simone Bassi Astolfi clavicembalo, pure loro studenti al Venezze. Oltre a Vivaldi, proposto anche attraverso la Sonata in re minore op.2 n.4 e la celebre Follia per due violini e basso RV 63, l’impaginato comprenderà il Balletto III di Tomaso Giovanni Albinoni e la Sonata “Senti lo mare” di Giuseppe Tartini compositore di cui è attualmente in fase di pubblicazione per Bärenreiter il corpus dell’”Edizione nazionale delle opere musicali” nel cui comitato scientifico siede, per il Conservatorio Venezze, Federico Guglielmo.

“Il più bel libro illustrato del ‘700 veneziano” è il tema scelto dal relatore Pier Luigi Bagatin.

Domenica 1° dicembre il tema “Sonore linfe” suggerisce immagini e allusioni alla composizione musicale concepita come vera e propria pianta che, dalle radici della struttura tematica principale, si sviluppa florida nelle sue cangianti ramificazioni ognuna delle quali dotata di una specifica linfa vitale, hortus vivus. Tale immagine ben si rappresenta nel Quintetto in si bemolle maggiore di Nikolaj Rimskij-Korsakov grazie alla ricchezza della tavolozza sonora di quattro strumenti a fiato combinati al pianoforte in forme che si intrecciano tra loro quali corali, contrappunti, frasi liriche, cadenze solistiche e combinazioni sempre diverse dei timbri strumentali dei cinque protagonisti.

Interpreti del Quintetto sono Marina Miani pianoforte, Camilla Masin flauto, Enrico Moretti clarinetto, Christian Scalaprice corno e Antonia Tessari fagotto.

Conclude la rassegna dedicata alle stampe dell’Accademia Verdi note”, relatrice Chiara Beatrice Vicentini.

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La duplice rassegna Musica e Poesia / Musica e Pittura 2024 è stata presentata  alla stampa giovedì 3 ottobre 2024 alle ore 11, presso la sede della Fondazione Banca del Monte di Rovigo. Dopo i saluti istituzionali del Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze”, della Fondazione Banca del Monte di Rovigo e dell’Accademia dei Concordi, sono seguiti gli interventi dedicati alla presentazione dei temi – letterario, artistico e musicale – rispettivamente intitolati Con Giacomo Matteotti, Le stampe dell’Accademia dei Concordi, Giacomo Matteotti e la Forza della Bellezza.

Erano presenti e sono intervenuti anche i docenti Ermanno Ferretti e Sofia Teresa Bisi e la Dirigente Anna Maria Pastorelli in rappresentanza, rispettivamente, del liceo scientifico “P. Paleocapa” e del liceo “Celio-Roccati”, istituti scolastici parte attiva e valore aggiunto del progetto.

Con l’occasione si è accennato al recente compimento della pubblicazione del volume, scaturito dalla tesi di diploma accademico, “Non resterà un evento episodico”. Musica e Pittura /Musica e Poesia dal 1996 al 2023 di Beatrice Bruscagin che racconta analiticamente la storia delle precedenti edizioni e che sarà a breve presentato alla città di Rovigo.