40 anni di Festival
<<Il Festival dei Popoli nasce, quasi per caso ma non per sbaglio, quando un gruppo musicale cileno che si chiama Inti Illimani, cerca ascolto per il suo popolo incontrando invece diffidenza e “sordità”: nello sfondo si riconoscono le ombre della guerra fredda che divide “Est” ed “Ovest” e distribuisce legittimità o meno ai popoli del “Sud” del mondo. A Badia, sollecitato dal Concilio Vaticano II, dalla Pacem in Terris, dalla Popoulorum Progressio, sensibile alla voce degli “ultimi”, don Pier Antonio li “sponsorizza”, animato dal riconoscimento di quei “diritti umani” che l’Onu ha proclamato dopo gli orrori delle guerre mondiali. E poi, l’anno dopo ed il successivo e ancora, crea momenti di attenzione e sensibilizzazione verso le condizioni dei diritti umani tra i popoli di quello che era chiamato Terzo Mondo, ponendo le basi di una manifestazione che si vuole poi istituzionalizzare con cadenza regolare, e che oggi giunge alla sua quarantesima edizione. Sono passati così 40 anni, anni densi di cambiamenti sociali, strutturali, politici, scientifici, tecnologici e della consapevolezza, anche ambientale. Da quella rigida spartizione in un “ordine” congelato dalla deterrenza atomica siamo precipitosamente passati alla “globalizzazione”, in un “disordine” in cui è così difficile districare i benefici dai danni di un’interdipendenza sempre più intrecciata e complessa, dove crisi ambientale e connessione informatica rappresentano forse le forze più determinanti – nel bene o nel male forse dipende ancora da noi – in una prospettiva di diritti fondamentali di ogni persona su questo Pianeta e del Pianeta stesso.>>
[Remo Agnoletto, presidente Centro Documentazione Polesano onlus]Il Festival dei Popoli è quindi giunto, quest’anno, alla ragguardevole edizione n. 40. Dall’8 luglio al 16 luglio la manifestazione porta musica, teatro, approfondimenti e dibattiti alla Casa della Cultura e della Legalità di Salvaterra , Villa Valente-Crocco, primo bene confiscato alla mafia in Veneto.
Il programma è stato presentato a Badia Polesine nella sala consiliare del Comune nella mattinata del 2 luglio. Molte le realtà istituzionali, associative, enti e privati sostengono questa storica iniziativa che continua a sollecitare l’attenzione su temi universali, sempre attuali, pertinenti ai Diritti Umani.
Non poteva mancare il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo che ha deliberato di intervenire anche quest’anno nell’ambito del settore istituzionale del Volontariato e Filantropia, sostenendo l’associazione locale che propone riflessioni su importanti temi universali che ci riguardano da vicino.
Il programma del 40^ Festival dei Popoli vedrà la partecipazione di alcuni degli ospiti più emblematici su temi centrali del Festival: sabato 8 luglio, alle 21, la manifestazione sarà inaugurata con “Il buio dell’anima”, conversazione con Pierpaolo Romani,coordinatore nazionale di Avviso pubblico, mentre il giorno successivo, domenica 9, gli eventi partiranno già in mattinata con la quinta edizione della Paciclica, la pedalata polesana per la pace che farà convergere le Fiab delle terre basse (Rovigo, Occhiobello, Ferrara, Legnago, Isola della Scala) alla ex villa Valente-Crocco, che incontreranno Nathan Levi, pediatra e scrittore, che presenterà il libro “La metamorfosi dei papaveri”. In serata si esibirà il gruppo musicale Abdo Buda Marconi trio, il cui concerto prevede brani del secondo album “Oltremura”.
Lunedì 10 luglio sarà la volta di “Occupare il futuro – prevedere, anticipare e trasformare il domani”, una conversazione con Roberto Paura presidente dell’Italian Institute for the future, mentre martedì 11 è in programma una conversazione con Marco Mascia, docente di Relazioni internazionali e sistema politico dell’Unione Europea dell’Università di Padova, dal titolo “La pace non è il suo nome, ma ciò che la fa”. Raffaele Mantegazza, docente di Scienze umane e pedagogiche all’Università di Milano-Bicocca, sarà a Salvaterra mercoledì 12 per un incontro dal tema “Promuovere cittadini – la scuola del diritto allo studio e l’educazione alla cittadinanza”. Giovedì 13 luglio invece il tema sarà “Obiezione alla guerra” assieme a Mao Valpiana, che opera come assistente sociale, giornalista e presidente del Movimento Nonviolento italiano. Venerdì 14 in programma l’incontro “Espatriare come ricerca – Paesaggi interculturali nella terra di mezzo”, con Adel Jabbar, sociologo dei processi migratori, comunicazione e relazioni transculturali.
Sabato 15 sarà dedicato allo spettacolo teatrale “Anna” del Teatro delle farfalle, mentre domenica 16, per il gran finale, con il coreografo Thierry Parmentier, ospite fisso al festival, che proporrà “Caleidoscopio”. Gli interventi finali saranno affidati aGianni Tognoni, Segretario generale del Tribunale permanente dei popoli e a don Pier Antonio Castello, fondatore del Centro Documentazione Polesano.
Tutte le serate del festival sono ad ingresso gratuito e prenderanno il via alle ore 21. Sarà inoltre allestita una mostra che ripercorrerà i quarant’anni della manifestazione.
Il Festival dei Popoli è organizzato dall’Associazione Centro Documentazione Polesano odv, gode dei patrocini di Regione, Provincia, Comune ed Università di Padova, in collaborazione con associazioni Fiab Rovigo e Club del Libro e con il contributo di Fondazione Banca del Monte di Rovigo.