A scuola nel bosco

E’ stato avviato dall’Istituto Comprensivo 3 di Rovigo, dirigente scolastico Fabio Cusin, il progetto didattico sperimentale di scuola all’aperto che ha ottenuto dalla Fondazione Banca del Monte di Rovigo il sostegno per la sua realizzazione nell’ambito del bando riservato alle scuole del territorio polesano per l’anno scolastico 2018-2019.

Le scuole dell’Infanzia “Tassina-Fenil del Turco”, insieme ai nidi comunali Buonarroti-Buso-S.Antonio-Bramante, sperimentano l’attività “A scuola nel bosco”. Il progetto, che gode anche del patrocinio del Comune di Rovigo, si avvale dell’impegno di alcuni docenti della scuola dell’infanzia e di educatrici dei nidi con una specifica formazione, coordinati dall’insegnante Antonella Santi,  e di esperti di Outdoor Education, oltre a volontari delle locali associazioni ambientalistiche WWF e LIPU.

L’innovativo progetto educativo, iniziato a dicembre, si sviluppa durante tutto l’anno scolastico, e in tutte le stagioni, tra laboratori e uscite didattiche nei luoghi verdi della città di Rovigo: il bosco-Parco Curiel e altri come Parco Alexander Langer, Passeggiata Baden Pawell.

La validità pedagogica delle pratiche di educazione naturale è documentata in letteratura scientifica. Esse favoriscono lo sviluppo dei bambini, che ci guadagnano in salute e in motricità grazie alle attività all’aria aperta, relativamente a molte competenze trasversali quali il pensiero creativo, critico e valoriale, la riflessione su tematiche complesse come la condivisione, diversità, l’inclusione e il rispetto per l’ambiente. In un’epoca di predominante impatto tecnologico il contatto con la natura restituisce ai bambini la possibilità di fare esperienze di relazione e di collegamento con tutti i sensi, a volte lacunose nella frenetica e complessa vita familiare. I bambini acquisiscono autonomia e responsabilità nella libertà del movimento in una sorta di scuola con aule a “cielo aperto” (outdoor education).

Scopo del progetto “A scuola nel bosco” è anche valorizzare il territorio, far conoscere e trasmettere l’importanza di tutelare le aree naturali della città, a partire dai piccoli alunni dal nido e coinvolgendo anche genitori e familiari. L’esperienza, condivisa oltre che con le famiglie anche con le istituzioni coinvolte,  intende  porre le basi per estendere le buone pratiche e l’educazione al concetto di bene comune e alla cittadinanza.

Nelle prime uscite i bambini esplorano e raccolgono materiale con cui compongono, nei laboratori creativi, oggetti e decorazioni. Prima della manualità e della creatività fanno quindi esperienza di socializzazione, osservazione, riconoscimento delle piante, lunghe camminate; stimolano curiosità, apprendono regole di comportamento in gruppo e di rispetto dell’ambiente; stabiliscono anche un simpatico rituale recitando una filastrocca di saluto al bosco come segno di ringraziamento per l’ospitalità.

Ogni scuola coinvolta nel progetto, a rotazione fino alla fine di maggio, secondo un calendario definito, eseguono tutte le attività sia di esplorazione sia di tipo pratico.

A conclusione dell’esperienza didattica è prevista una festa pubblica al Parco Langer – area verde cittadina spesso sulla cronaca per varie vicende che la vedono a rischio – in cui LIPU e WWF faranno da guida ai partecipanti. Alla festa  sono invitati, oltre che i bambini e le loro famiglie, cittadini e istituzioni.

Il progetto “A scuola nel bosco”, inoltre, prevede un momento formativo-divulgativo aperto a tutti. L’intera giornata di sabato 16 febbraio 2019, presso il Museo dei Grandi di Rovigo, in Sala Flumina, l’Istituto Comprensivo Rovigo 3, in collaborazione con il Comune di Rovigo e la Fondazione Banca del Monte di Rovigo, organizza il convegno “Nidi&Scuole in Natura a Rovigo – L’esperienza educativa si-cura all’aperto”. Con riferimento all’esperienza pilota di Rovigo “A scuola nel bosco”,  esperti di Outdoor Education, docenti universitari e educatori tratteranno degli aspetti pedagogici e formativi della scuola del bosco integrata ovvero della valenza educativa dei progetti che pongono al centro la natura e il bisogno di riallacciare un legame con questa e il territorio. Finalità del convegno, così come del progetto pilota, è proporre questa nuova didattica all’aperto e in natura per sviluppare fin da piccoli la sensibilità per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, conoscere, conservare e avere cura del proprio territorio, trasformare le aree verdi della propria città in veri e propri luoghi di cultura e apprendimento. In poche parole, come compito e dovere degli adulti, restituire la natura ai bambini, cittadini di domani, ma anche di oggi, per un ambiente favorevole alla salute e alla partecipazione alla vita della comunità.