Attività sportiva

La Fondazione sostiene l’attività di promozione del rugby nell’area Polesine centro-orientale (Villadose, S. Martino di Venezze, Ceregnano, Gavello, Papozze, Pettorazza Grimani, Adria) attivando nella stagione sportiva 2014-2015 la collaborazione con l’associazione dilettantistica giovanile Villadose Junior 2007, che opera in tale area. L’associazione, proveniente dalla società sportiva nata nel 1976, promuove lo sport del rugby nelle scuole primarie, nei gres sportivi, nelle parrocchie e nei luoghi di aggregazione giovanile con frequenti interventi, dimostrazioni, lezioni tramite i propri educatori, animatori e allenatori. L’attività è rivolta ai giovani di età compresa tra i 6 e i 18 anni allo scopo di diffondere lo spirito sportivo fortemente educativo del rugby onde consentire, oltre al reclutamento, uno sviluppo psicomotorio adeguato ai ragazzi  e dare loro una concreta opportunità di integrazione e di socializzazione e anche, in taluni casi, di recupero.

Anche i tecnici dell’associazione seguono un percorso di formazione continua volta a perfezionare la metodologia di allenamento e mantenerla in linea con l’evoluzione del rugby differenziando il lavoro per categoria di età dei giovani atleti. Gli allenatori partecipano al progetto come parte integrante e fondamentale, avendo come obiettivi la formazione tecnica e la consapevolezza della responsabilità della figura dell’allenatore-educatore che porta a considerare lo sport non solo come la partita da giocare ma  soprattutto come mezzo portatore di sani principi etici e morali. L’associazione aderisce al “Progetto Polesine” costituito tra le società rugbystiche più strutturate nella provincia di Rovigo, occupandosi di giovani dai 14 ai 18 anni. Il comune progetto consente un condiviso percorso  di crescita e di formazione tecnica che si trasferisce nella comunità in cui allenatori-educatori e giovani atleti vivono e operano. Inoltre, le strutture della società sportiva sono messe a disposizione per incontri formativi rivolti non solo ai tecnici ma anche agli atleti e ai genitori e come un punto di riferimento e di aggregazione socio-sportiva.