Premio Raìse 2023, XXX edizione

Cerimonia di Premiazione
Domenica 10 settembre 2023 alle ore 17.00 al Castello di Arquà Polesine

Raìse, cioè radici, premia autori di origine veneta che si esprimono in versi e in prosa nei dialetti della lingua veneta.

Il Premio Raise nasce nel 1992 da un’intuizione dell’ingegnere Giuseppe Schiesaro, migrante polesano giramondo per professione e poeta cantastorie per diletto.

Domenica 10 settembre si è svolto l’evento di premiazione della 30° edizione del Premio con un programma che ha inteso valorizzare anche la peculiarità del territorio ospitante, le sue tradizioni, l’architettura e la storia.

La cerimonia si è tenuta presso il Parco del Castello ed è stata preceduta da un momento spettacolare grazie agli Sbandieratori di Arquà con la presenza del gruppo Palio de Arquada con costumi del Trecento estense Polesine.

A fare gli onori di casa sono stati gli amministratori del Comune di Arquà Polesine, Sindaco Chiara Turolla e Assessore alla Cultura e Vicesindaco, nonché segretario del Premio, Luigi Carlesso. Sono stati presenti i rappresentanti della Pro Loco di Arquà Polesine, della Biblioteca Civica, del Comitato per  Gemellaggi e diverse autorità del Polesine tra cui i molti Comuni (Adria, Arborea, Ariano nel Polesine, Bergantino, Fratta Polesine, Lendinara, Pincara, Porto Tolle, Rovigo, San Bellino, Villamarzana) e le istituzioni patrocinatori: Regione del Veneto, Provincia di Rovigo, Cur Consorzio Università Rovigo, Accademia dei Concordi, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Centro Studi Etnografici Vicentini, Istituto Italiano di Cultura New York, Associazione R. Barbujani, Assonautica veneto-Emilia. E’ stata particolarmente piacevole la presenza della rappresentanza del Comune di Arborea, in Sardegna, che ha ricordato le molte famiglie polesane emigrate in quella terra nel periodo del ventennio per fini di bonifica. La lista dei cognomi elencati, molto diffusi nella nostra provincia e nella nostra regione,  ne ha testimoniato la veridicità.

La cerimonia di premiazione vera e propria è iniziata alle 17. Sono stati premiati i primi tre classificati della sezione poesia, della sezione prosa e della sezione Veneti nel Mondo. A seguire sono stati proclamati i destinatari delle particolari menzioni: tre nella sezione poesia, tre nella sezione prosa e uno nella sezione Veneti nel Mondo.Gli autori segnalati hanno ricevuto opere del noto pittore polesano Paolo Zambonin. 

Al Premio Raìse 2023 hanno partecipato numerose scuole del territorio polesano ed extra polesano: scuola primaria di Arquà Polesine, di Pincara e di Fratta, liceo scientifico Paleocapa di Rovigo, liceo Celio-Roccati di Rovigo, sezione artistica e sezione linguistica, Istituto per Geometri Bernini di Rovigo, Istituto Alberghiero Cipriani di Adria, liceo Cotta di Legnago. Gli elaborati presentati non sono stati solo in dialetto ma anche di ricerca storica, culturale e perfino gastronomica, nel solco della tradizione e del suo recupero. L’intento del Premio infatti non è tanto di matrice malinconica di un passato, tutto sommato abbastanza recente seppure già distante culturalmente e linguisticamente, ma piuttosto quello di ritrovare quelle radici (le raìse, appunto) che consentono l’identità di una terra.

I testi dei vincitori sono stati letti da  “Proposta Teatro Collettivo” di Arquà Polesine. Tutti gli scritti presentati sono raccolti e pubblicati nel volume dedicato.

Durante la cerimonia sono stati eseguiti intermezzi musicali a cura dei maestri di violino Emanuele Marchi e  Diego Bolognese.

La Giuria, presieduta da Natalia Gennari Periotto, era composta da Fulvio Capostagno, Antonio Gardin, Francesco Lanzoni, Gabriella Monesi, Enrico Zerbinati.

I premi sono consistiti, per i vincitori, in vetrosculture, unici esemplari, realizzati dalla vetreria d’Arte dei F.lli Tomanin di San Bellino, rinomati e apprezzati custodi della  lavorazione del vetro secondo antica tradizione. A consegnare tali premi è stato il Presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Giorgio Lazzarini, istituzione particolarmente attenta al coinvolgimento delle scuole in iniziative culturali.

Al termine della cerimonia è stata inoltre inaugurata, presso il Centro Studi Etnografici Vittorino Vicentini di Arquà Polesine in via XX Settembre e nella sala comunale in via Garibaldi, una mostra dei lavori eseguiti dagli studenti del Liceo Celio Roccati, sezione Artistica, appositamente per il premio Raise 2023. La mostra rimane aperta anche nei giorni successivi la cerimonia.

Gli organizzatori del premio ringraziano tutti coloro che hanno partecipato e sostenuto l’iniziativa, tra cui, oltre ai già citati, la Cooperativa Pescatori Scardovari di Porto Tolle, il Museo dell’Ocarina di Grillara di Ariano Polesine e il Museo della Giostra di Bergantino.

Perché il Premio Raìse
Il Premio esprime l’affezione degli organizzatori alla terra polesana e veneta, a quei dialetti che la gente non dimentica e non vuol perdere. Il dialetto è la lingua della vita vissuta e questa vita si esprime in prosa e in poesia con un andamento da antico filò, un intrattenimento mai dimenticato pur nel mutare dei tempi e delle comunicazioni.
In questo momento storico sono generati nuovi linguaggi e altri ne verranno, non possiamo fermare il divenire, ma il senso del Premio è quello di cercare quell’equilibrio fra passato e futuro, senza dimenticare le radici.

La lingua italiana non ha sostituito completamente il dialetto nella vita di tutti i giorni; nei rapporti familiari e nella quotidianità, nel tempo libero e nello sport ancora è presente la parlata dialettale.
Il dialetto è perciò da preservare non come mera forma in sé o moto nostalgico, ma come necessità di esprimere e ritrovare quella forma spontanea dell’essere che accoglie la vita in tutti i suoi aspetti. Da più parti, non solo nella nostra terra, emerge la necessità del recupero delle radici: già Pier Paolo Pasolini ne aveva insegnato l’importanza, hanno continuato a farlo Federico Fellini, Andrea Zanzotto e altri. I poeti infatti non credono che il dialetto sia “un relitto del passato arrugginito e da buttare” ma piuttosto un magico specchio.

In questo spirito nasce il premio Raìse, manifestazione letteraria nata grazie al Sindaco di Arquà Polesine di allora Pietro Marangoni e all’ingegnere arquatese Giuseppe Schiesaro al fine di valorizzare e mantenere viva la lingua dialettale veneta. Ogni anno il Premio è promosso e organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Arquà Polesine.

Per informazioni:  tel. 0425.91051; www.comune.arqua.ro.it; info@comune.arqua.ro.it